Ultras di estrema destra sfilano per Francoforte inneggiando a Gesù e Odino
Francoforte – Negli ultimi giorni la placida vita delle città tedesche è stata turbata da veri e propri tumulti da strada, causati dall’incrociarsi di alcune manifestazioni politiche a sostegno dei differenti soggetti politico-militari che si stanno contendendo l’area tra il Nord-Iraq, la Siria e la Turchia. Da una parte i sostenitori della guerra di resistenza e liberazione delle milizie curde del PKK e del YPG, dall’altro sostenitori e simpatizzanti dello Stato Islamico, ossia le formazioni di fondamentalisti islamici che stanno terrorizzando l’area in questione, noti in occidente per aver decapitato i diversi ostaggi.
Scontri tra queste due fazioni nel territorio tedesco si sono verificati a Dortmund e Amburgo e ora anche Francoforte sul Meno potrebbe diventare teatro di questi scontri. In città infatti è presente sia un nucleo di attivisti di profughi ed eredi di profughi politici curdi che da decenni denunciano la repressione (non solo dei movimenti jihadisti ma anche occidentale) nei confronti dei propri gruppi e dirigenti politici, sia della comunitá religiosa dei salafiti impegnata da mesi in compagne di conversione e riconversione a una riforma in senso conservativo della religione islamica. A questi soggetti, se ne sta aggiungendo un terzo, costituito da hooligans ed estremisti di destra, che hanno marciato lo scorso sabato a Francoforte contro il dilagare del salafismo in Germania e si definiscono “cacciatori di salafiti”.
La presenza in città di potenziali tensioni è da tenere d’occhio perché potrebbe portare a cambiamenti della vita di ogni migrante, anche quelli che apparentemente hanno poco a che fare con la situazione. Innanzitutto ci preme sottilineare l’importanza di essere informati sull’attuale situazione in Nord-Iraq e Siria in modo da comprendere il grado di complessità della situazione in medio-oriente e il coinvolgimento dei paesi europei in un scenario solo apparentemente molto lontano.
Un’altra precauzione importante è evitare di identificare i miliziani dell´Isis con i salafiti e gli altri con l’Islam in quanto tale. Il salafismo è una corrente teologica e gli attivisti presenti in cittá fanno propaganda religiosa. Non vogliamo entrare nel merito di un’analisi delle implicazioni politiche e sociali del salafismo, piú che altro bisogna stare attenti alle facili generalizzazioni che possano dare adito o giustificare cacce all’uomo, come quelle annunciate da “La Familia Süd”.
Questo è appunto il nome del gruppo facebook, che ha rivendicato la marcia contro il salafismo di sabato scorso. In realtà si tratta di un piccolo gruppo, tra i 35 e i 50 partecipanti, appartenenti alla galassia di neofascisti e hooligans di estrema destra. Il loro obiettivo politico sarebbe quello di “liberare Francoforte e la Germania da salafiti e antifascisti”. La responsabilitá di questi ultimi consisterebbe nell’aver contribuito alla presunta invasione dei musulmani. Il tutto “in nome di Gesù e Odino”. Non stiamo facendo ironia, stando alle cronache “i cacciatori di salafiti” hanno infatti letteralmente inneggiato a Gesú e Odino, sancendo un’alleanza religiosa piuttosto grottesca.
Al momento nessuna delle manifestazioni che in questi giorni hanno avuto luogo a Francoforte sul Meno, ha registrato episodi di violenza. Non è tuttavia il caso di lasciarsi dominare dalla paura, che spesso tende a produrre risposte politiche tendenzialmente razziste, come mostra il caso di “la Familia Süd”. Un peccato, in una città come Francoforte, abituata al multiculturalismo, che si verifichino episodi di intolleranza di questo tipo.
Ruggiero Gorgoglione
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