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Colore, pennello e whiskey: a Berlino le lezioni di pittura sono alcoliche

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Che Pablo Picasso fosse solito scolarsi una bottiglia d’assenzio al giorno, probabilmente è una leggenda. Sul fatto che Vincent van Gogh fosse un alcolista, invece, non ci sono dubbi. In generale, il rapporto tra pittura e alcol è sempre stato molto stretto, con diversi artisti famosi risultati particolarmente inclini ad inclinare troppo spesso la bottiglia.

A Berlino, però, c’è chi pensa che pittura e alcol possano convivere, se non si esagera. Santiago Cruz, 26enne maestro di pittura spagnolo residente a Berlino, incita i suoi studenti a bere un bicchiere di whiskey durante le sessioni di ritratto. Questo, secondo l’artista, permette loro di lasciarsi andare di più, esprimendo al meglio il proprio stile: “Con un drink nel sangue si impara più velocemente”, ha spiegato a BZ.

Le lezioni, frequentate da un pubblico variegato, prevedono il ritratto di un modello nudo. L’evento ha ottenuto un riscontro talmente positivo che una nota marca di whiskey irlandese, la Jameson, ha deciso di sponsorizzarlo, fornendo una delle “materie prime” utilizzate dagli artisti. Se volete provare l’ebbrezza della pittura a 50 gradi, l’appuntamento è ogni mercoledì al The Wye di Kreuzberg, a partire dalle 19 in Skalitzer Strasse. Il costo è di 13,30 euro, ed include tutto il materiale necessario.

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