A Berlino “Mare Chiuso”, il doc che racconta il dramma del mediterraneo
Tra maggio 2009 e settembre 2010 oltre duemila migranti africani vennero intercettati nelle acque del Mediterraneo e respinti in Libia dalla marina e dalla polizia italiana; in seguito agli accordi tra Gheddafi e Berlusconi, infatti, le barche dei migranti venivano sistematicamente ricondotte in territorio libico, dove non esisteva alcun diritto di protezione e la polizia esercitava indisturbata varie forme di abusi e di violenze.
Non si è mai potuto sapere ciò che realmente succedeva ai migranti durante i respingimenti, perché nessun giornalista era ammesso sulle navi e perché tutti i testimoni furono poi destinati alla detenzione in Libia. Nel marzo 2011 con lo scoppio della guerra in Libia, tutto è cambiato. Migliaia di migranti africani sono scappati e tra questi anche rifugiati etiopi, eritrei e somali che erano stati precedentemente vittime dei respingimenti italiani e che si sono rifugiati nel campo UNHCR di Shousha in Tunisia.
Sono loro, oggi, i protagonisti di Mare Chiuso, documentario diretto da Stefano Liberti e Andrea Segre che sarà presentato domenica 10 febbraio 2013 al Babylon Kino di Berlino. Alla discussione sul tema, che seguirà la proiezione, presenzieranno Laura Garavini e Dario Pasquini (PD Berlino), e Mauro Palma (Consiglio d’Europa). Il tutto sarà inserito nella rassegna CinemAperitivo, realizzata in collaborazione con l’Istituto italiano di Cultura di Berlino.