Il manifesto della generazione perduta

La chiamano The Lost Generation in Europa. La Generazione perduta in Italia. Ma chi viene nominato in questo modo non vuole proprio sentirsi  ”perduto”. In Internet è online la piattaforma-manifesto della ”Generazione Perduta” per rispondere alle recenti dichiarazioni del presidente Mario Monti: “Ci vorrà qualche anno prima di poter rivolgere un messaggio di speranza ai giovani”.

Oggi un giovane europeo su cinque è disoccupato, in alcuni paesi uno su due. “Ci è voluto meno per spingere i ragazzi arabi a ribellarsi contro i loro governi. Ma che succederà se il nostro modello sociale non darà loro maggiore speranza?”, si chiede il giornalista polacco Wawrzyniec Smoczyński quando lancia la proposta di una Primavera Europea. Di seguito il manifesto, promosso da una lista di 24 tra blogger, giornalisti e docenti universitari, che si rivolge a chi ha 30-40 anni in Italia, come a chi ne ha venti, molto spesso una laurea e solo lo spettro della disoccupazione di fronte. Intanto il dibattito corre su Twitter con l’hashtag #generazioneperduta.

GENERAZIONE PERDUTA – IL MANIFESTO

Noi siamo la generazione perduta. Quei 30-40enni italiani per i quali – come ha di recente confermato il Presidente Monti – lo Stato non potrebbe far altro che limitare i danni. Perché è ormai troppo tardi per offrirci speranze e futuro.

Siamo consapevoli – e ce lo ha ricordato lo stesso Premier – che le responsabilità di questa situazione sono di un’altra generazione: quella alla quale appartiene buona parte della classe dirigente che negli ultimi venti anni ha guidato questo Paese.

Oggi i quasi dieci milioni di italiani che appartengono alla nostra generazione vengono considerati “perduti” ed invitati ad accettare con rassegnazione un destino senza speranze né futuro. E padri senza futuro non possono generare figli capaci di averne.

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