Generation Deutschland: AfD avrà una nuova organizzazione giovanile. E la controllerà molto meglio
Durante il congresso nazionale di Riesa dello scorso anno, AfD ha tagliato i ponti con la Junge Alternative (JA), l’organizzazione giovanile che aveva raccolto per anni giovani e adolescenti vicini al partito, ma che era diventata troppo ingombrante. Troppo radicale, troppo autonoma, troppo difficile da controllare. La JA era finita sotto osservazione dell’ufficio federale per la protezione della costituzione come “organizzazione di estrema destra accertata” (una sorte che, dopo poco, è toccata anche al partito principale e per la quale è al momento in fase di valutazione un ricorso). I contatti con altri gruppi radicali erano frequenti, le direttive del partito spesso ignorate. La Junge Alternative si è quindi sciolta questa primavera, dopo la decisione del partito principale di procedere in modo diverso. Ora sta per essere fondata un’altra organizzazione giovanile di AfD, questa volta sotto il controllo diretto della formazione politica. Sembra che il nome scelto per questa nuova associazione sia “Generation Deutschland”, ovvero “Generazione Germania”.
“È tempo per il tuo futuro”: nasce Generation Deutschland
AfD non può permettersi di rimanere senza un braccio giovanile. I consensi tra gli under 30 sono troppo preziosi e la JA, per quanto controversa, era riuscita a conquistare molti giovani attraverso una presenza massiccia sui social media.
La nuova organizzazione è praticamente pronta. Dovrebbe chiamarsi Generation Deutschland e verrà fondata ufficialmente alla fine di novembre a Gießen, in Assia. Il motto scelto è “È tempo per il tuo futuro”. Per mesi si era parlato del nome provvisorio “Gioventù patriottica”, ma secondo fonti interne citate dal Tagesschau il nuovo titolo sarebbe ormai definitivo – anche se dovrà essere confermato durante l’assemblea costitutiva insieme al logo e ai colori ufficiali. La platea potenziale è ampia: tutti i giovani tra i 14 e i 36 anni. Negli ultimi mesi, AfD ha inviato lettere a tutti i membri del partito sotto i 36 anni per sondare l’interesse verso la nuova struttura, ottenendo oltre 1.500 risposte positive.
Uno statuto che lega le mani alla nuova organizzazione
Stavolta AfD vuole evitare gli errori del passato. E lo fa attraverso uno statuto che limita drasticamente l’autonomia dell’organizzazione giovanile.
Generation Deutschland viene definita nello statuto come l’organizzazione giovanile di AfD – una formulazione che può sembrare ovvia, ma che con la JA non esisteva. La Junge Alternative era nata come associazione indipendente e solo in seguito era stata incorporata, mantenendo però ampi margini di manovra. Il partito aveva scarsa influenza sulle sue decisioni: un errore che la dirigenza non intende ripetere.
Con Generation Deutschland cambia tutto. L’obiettivo dichiarato è diffondere il programma e le idee di AfD, mentre sono vietati legami organizzativi o “altri legami di lealtà” con altre organizzazioni. Lo statuto giovanile riprende in numerosi punti quello federale del partito, permettendo ad AfD di intervenire quando necessario. La nuova struttura è inoltre vincolata alla lista di incompatibilità del partito (ovvero alla lista delle organizzazioni con le quali non è possibile collaborare a nessuna condizione), senza però alcuna possibilità di influenzarla – un altro elemento che la differenzia dalla JA.
Sulla questione dell’autonomia finanziaria ci sono ancora margini di ambiguità. In una versione dello statuto, l’organizzazione giovanile viene definita “organizzazione parziale giuridicamente non autonoma“. Una formulazione che sembrerebbe indicare il contrario dell’indipendenza economica.
Jean-Pascal Hohm e gli ex funzionari JA: chi guiderà la nuova struttura
Il legame più stretto tra organizzazione giovanile e partito faciliterà l’accesso a cariche importanti? La domanda è legittima, considerando che nell’attuale comitato esecutivo federale di AfD siedono già due ex funzionari della JA: Dennis Hohloch e Hannes Gnauck, entrambi provenienti dal Brandeburgo. Inoltre, non è raro che questo meccanismo sia in essere nelle organizzazioni giovanili dei partiti tedeschi.
Anche il probabile nuovo presidente federale di Generation Deutschland arriva dal Brandeburgo. Jean-Pascal Hohm, ventotto anni, intende candidarsi alla guida dell’organizzazione. Non è un nome nuovo: era già stato presidente della Junge Alternative Brandenburg nel 2014. Il suo curriculum include l’impegno con Pegida e i legami con le organizzazioni di estrema destra Ein Prozent e Identitäre Bewegung. Proprio quest’ultimo collegamento gli costò nel 2017 un lavoro temporaneo nel gruppo parlamentare di AfD, ma non ha comunque impedito la sua ascesa fra le fila del movimento e del partito. Nel 2024 è stato eletto nel Landtag del Brandeburgo.
Altri ex funzionari della JA puntano a ruoli di rilievo nella nuova struttura. Eric Engelhardt, ad esempio, vede nel nuovo statuto migliori opportunità di networking: “La nostra voce come giovani avrà un peso maggiore in futuro, poiché ogni membro dell’organizzazione giovanile dovrà essere anche membro del partito. Questo può essere visto come un aspetto decisamente positivo”.
Tra i nomi in corsa c’è anche Carolin Lichtenheld dalla Turingia, considerata una sostenitrice dichiarata di Björn Höcke.
Manifestazioni e proteste: la risposta delle associazioni studentesche
La fondazione di Generation Deutschland ha già suscitato reazioni. Diverse associazioni studentesche e giovanili hanno espresso critiche durissime ancora prima dell’evento di novembre.
L’insegnante berlinese Denise Ney, impegnata nella formazione degli insegnanti, denuncia il crescente estremismo di destra nelle scuole e critica l’insufficiente sostegno all’educazione democratica: “Ma invece di sostenere massicciamente noi insegnanti nell’educazione alla democrazia, il ministro federale dell’istruzione sta prendendo di mira proprio i progetti in questo settore, mentre i ministeri della cultura dei Länder stanno tagliando i finanziamenti per l’educazione democratica, queer e sensibile alla discriminazione”. A Gießen sono state registrate tre manifestazioni presso il comune per contestare la fondazione dell’organizzazione. L’alleanza d’azione “Widersetzen” (“Opporsi”) punta a bloccare l’accesso all’evento il più a lungo possibile. Gli organizzatori prevedono circa 9.000 contro-manifestanti. La questura della Mittelhessen ha già istituito un comitato preparatorio per gestire la situazione.




