
La cartella clinica elettronica (ePA) entra ufficialmente in vigore in Germania, segnando un passaggio decisivo verso la digitalizzazione del sistema sanitario. Se da un lato alcuni ospedali sono già pronti, però, dall’altro molte strutture e pazienti stanno ancora affrontando difficoltà legate a tecnologia, procedure e utilizzo concreto.
La fase pilota, avviata tra gennaio e aprile 2025, si è concentrata su poche strutture selezionate. Solo a partire da maggio 2025 gli aggiornamenti sono stati estesi gradualmente anche agli altri ospedali. Questo ritardo nella diffusione degli strumenti informatici sta rallentando l’adozione piena della ePA a livello nazionale.
Cartella clinica elettronica: primi ostacoli e limiti informatici
Presso la clinica universitaria di Mainz la transizione alla ePA è già operativa. Un medico specialista in ematologia, intervistato dal Tagesschau, ha sottolineato come dal punto di vista tecnico tutto funzioni correttamente. La sfida principale rimane far diventare il caricamento dei dati clinici un’abitudine quotidiana per i professionisti.
A livello nazionale, però, il “modello virtuoso” rappresentato da Mainz non sembrerebbe essere molto diffuso. Secondo la Società Ospedaliera Tedesca (DKG), l’associazione ombrello delle associazioni nazionali e regionali degli enti gestori ospedalieri, quasi tutti gli ospedali (98%) hanno iniziato i preparativi organizzativi. Tuttavia, solo due terzi hanno avviato concretamente l’implementazione della cartella clinica elettronica e appena il 20% ha completato il processo. Un ulteriore limite riguarda i sistemi informatici: solo il 56% delle cliniche, infatti, dispone dell’aggiornamento necessario al proprio software gestionale.
L’utilizzo negli studi medici
La situazione appare migliore negli studi medici. Secondo l’Associazione tedesca delle assicurazioni sanitarie obbligatorie (KBV), circa l’80% dei medici di base utilizza già la ePA. Per loro, la cartella digitale rappresenta un supporto concreto nella gestione quotidiana, ad esempio nella revisione o nell’aggiornamento dei piani terapeutici.
L’ePA ha inoltre lo scopo di ridurre la burocrazia cartacea, ma l’effettivo coinvolgimento dei pazienti rimane ancora scarso.
A non attivare la cartella clinica elettronica sono anziani e giovani
Un sondaggio condotto dalla Ärzte Zeitung mostra che solo il 3% degli assicurati utilizza attivamente la cartella elettronica. Le principali casse malattia, tra cui Techniker, Barmer, DAK e le undici AOK, hanno creato ePA per 50 milioni di assicurati che non si sono opposti alla procedura. Nonostante ciò, soltanto 1,5 milioni hanno attivato l’accesso tramite le app dedicate. Quali sono le cause?
Di sicuro, parte del problema deriva dal fatto che molti anziani non hanno familiarità con la tecnologia e le app. I giovani, d’altra parte, spesso e fortunatamente non hanno familiarità con gli studi medici e quindi non sono particolarmente incentivati ad attivare procedure connesse alle prestazioni sanitarie non è




