SHADOWS OF ILLIBERALISM: una conferenza per resistere all’ascesa della destra radicale – dal 13 al 15 giugno a Berlino

Il panorama politico occidentale sta attraversando una fase di profonda trasformazione, caratterizzata dall’emergere di ideologie antidemocratiche e autoritarie. In questo contesto critico, il Disruption Network Lab presenta “SHADOWS OF ILLIBERALISM: Resisting the Radical Right”, una conferenza che si propone di analizzare le radici della politica di destra radicale e di sfidare la sua influenza attraverso progetti artistici, attivistici e tecnologici innovativi. Come sempre, il DNL si pone le domande più urgenti del nostro tempo: in che direzione si stanno muovendo le nostre società? Perché gli spazi della democrazia si restringono? E, soprattutto, cosa possiamo fare per evitarlo?
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La democrazia illiberale: quando le istituzioni nascondono pratiche non democratiche
Il titolo della conferenza fa riferimento al concetto di “democrazia illiberale“, ovvero un sistema di governo che maschera pratiche non democratiche dietro istituzioni e procedure formalmente democratiche. Questo fenomeno rappresenta una delle sfide più insidiose per le società contemporanee, poiché erode i principi democratici dall’interno, mantenendo un’apparenza di legittimità.
L’evento punta a mettere in luce il ruolo complice delle grandi corporations tecnologiche nell’ascesa dell’autoritarismo, esplorando come queste piattaforme abbiano contribuito alla diffusione di ideologie estremiste e alla polarizzazione sociale. La conferenza presenta progetti innovativi progettati per contrastare le violazioni dei diritti umani perpetrate da attori statali o aziendali, decostruendo il linguaggio contemporaneo della violenza attraverso un’analisi approfondita delle origini della politica di estrema destra.
La disintegrazione dell’occidente
Fra gli ospiti ci sono diversi attivisti e studiosi italiani. Uno di questi è Franco “Bifo” Berardi, figura chiave del movimento Autonomia italiano degli anni ’70 e autore di circa venti libri tradotti in diverse lingue, terrà un keynote moderato da Yasmeen Daher. Il suo intervento esaminerà la rinascita della mitologia della supremazia bianca e come l’oligarchia illiberale abbia preso il controllo delle potenze nucleari più potenti al mondo: Stati Uniti e Russia.
L’analisi di Berardi si concentra sulla disintegrazione sia dell’ordine geopolitico che socio-economico nel sistema occidentale, offrendo una prospettiva critica sui meccanismi che hanno portato all’attuale crisi democratica. La sua esperienza decennale nell’analisi dei movimenti sociali e delle trasformazioni politiche fornisce un quadro teorico essenziale per comprendere le dinamiche contemporanee dell’autoritarismo.

La guerra alla cultura nell’Europa Orientale
Il panel del venerdì 13 giugno, dalle 18:40 alle 20:40, moderato da Tonia Mastrobuoni, presenta casi studio significativi sull’ascesa dell’illiberalismo nell’Europa orientale. Péter Adamik della Freie Ungarische Botschaft esporrà il vero volto del sistema di Orbán e il manuale autoritario che il suo governo sta esportando dall’Ungheria verso altri paesi.
Anna Krenz, fondatrice del collettivo Dziewuchy Berlin, offrirà una prospettiva auto-etnografica sull’attivismo femminista polacco e sull’arte politica, sostenendo che la lotta per la democrazia rimane inseparabile dalla lotta per i diritti delle donne. Questa connessione evidenzia come i regimi illiberali attacchino sistematicamente i diritti fondamentali come strategia di consolidamento del potere.
Slavo Krekovič, direttore artistico di A4 a Bratislava, mapperà gli attacchi sistematici in corso nel contesto slovacco e metterà in evidenza le tattiche di risposta immunitaria della comunità culturale. Il suo intervento dimostrerà come il settore artistico e culturale rappresenti spesso il primo bersaglio dei regimi autoritari.
L’egemonia culturale della nuova destra radicale e le sue contraddizioni
Il keynote/panel del sabato 14 giugno, dalle 16:30 alle 18:10, si concentra sulle posizioni contraddittorie della nuova destra radicale, esplorando le tensioni tra queerness e politiche anti-gender, tra disruption e tradizionalismo, tra tecnocrazia ed ecofascismo, tra populismo ed elitarismo.
Katrien Jacobs analizzerà i movimenti anti-gender in Belgio e nei Paesi Bassi, esaminando le enigmatiche alleanze di base tra gruppi religiosi, teorici della cospirazione e campagne politiche contro l’educazione sessuale. Questo fenomeno illustra come diverse fazioni apparentemente incompatibili si uniscano sotto l’ombrello dell’illiberalismo.
Florian Cramer affronterà il tema di come l’illiberalismo sia emerso dal liberalismo stesso, e come i concetti liberali di ordine spontaneo abbiano informato le arti sperimentali, gli sviluppi tecnologici, l’economia di libero mercato e, in ultima analisi, la nuova destra radicale. Questa analisi genealogica è fondamentale per comprendere le radici profonde dell’attuale crisi democratica.
Intelligenza artificiale generativa e campagne politiche ombra
La lecture performance e il panel del sabato 14 giugno, dalle 18:30 alle 20:30, esploreranno la “violenza speculativa” dell’intelligenza artificiale generativa. Donatella Della Ratta presenterà una performance che fonde testo e immagini – inclusi filmati trovati, thread dei social media e media generati dall’IA – sulla violenza del non-ancora-realizzato, attraversando paesaggi dalla Palestina all’America di Trump.
La performance sarà seguita da una discussione panel con Míriam Juan-Torres, che esaminerà come i populisti autoritari strumentalizzino il linguaggio della giustizia e della democrazia, e Amber Macintyre, che analizzerà come l’estrema destra conduca campagne di disinformazione ombra con finanziamenti istituzionali. Il panel, moderato da Tina Lee, metterà in luce le sofisticate strategie comunicative utilizzate per manipolare l’opinione pubblica.
Workshop: difendere lo spazio civico
Il workshop della domenica 15 giugno, dalle 13:00 alle 16:00, esaminerà come la disinformazione – incluse teorie del complotto e narrazioni fuorvianti – venga utilizzata per giustificare strumenti legali, amministrativi e narrativi per limitare l’attivismo, indebolire i media indipendenti e screditare le voci dell’opposizione.
Concentrandosi su Georgia, Ungheria, Russia e Turchia e guidato da Maya Talakhadze, direttrice del Regional Development Hub – Caucasus, il workshop esplorerà l’impatto di tali tattiche sui movimenti di protesta, sulla libertà dei media e sulla sicurezza dei difensori dei diritti umani. Questo approccio comparativo permetterà ai partecipanti di identificare pattern comuni e sviluppare strategie di resistenza efficaci.
Arte, attivismo e tecnologia come strumenti di resistenza
“SHADOWS OF ILLIBERALISM: Resisting the Radical Right” rappresenta un’opportunità unica per comprendere le complessità dell’attuale momento storico e per esplorare strategie innovative di resistenza. Attraverso l’integrazione di arte, attivismo e tecnologia, la conferenza del Disruption Network Lab offre strumenti concreti per contrastare l’ascesa dell’autoritarismo e difendere i valori democratici.
L’evento dimostra come la comprensione critica dei meccanismi dell’illiberalismo sia essenziale per sviluppare risposte efficaci alle sfide contemporanee. La diversità di prospettive e approcci presentati durante la conferenza sottolinea l’importanza di un impegno multidisciplinare nella lotta per la preservazione dello spazio democratico e dei diritti umani.