IPN: un nuovo network di professionisti italiani in Germania. La nostra intervista

Gli italiani a Berlino si parlano? Si piacciono? Si confrontano? Dipende. La galassia dell’immigrazione italiana in Germania è composta da tante sfaccettature diverse e da realtà che esprimono preferenze e interessi variegati. Una delle realtà più interessanti emerse di recente in questo panorama, secondo noi, è IPN, una rete che connette professionisti di vari settori e organizza eventi di approfondimento sui temi più svariati, per un pubblico internazionale. Proprio uno di questi eventi vedrà la nostra co-editrice Angela Fiore impegnata in qualità di relatrice, per discutere insieme alla biologa Anna Alessandra Monaco di disinformazione, falsa informazione e di come consumare e condividere informazioni in modo responsabile, nell’era delle post-verità.
Ma chi sono le persone dietro all’organizzazione di questi eventi e perché fanno quello che fanno? Li abbiamo intervistati per saperne di più!
Che cos’è IPN e come è nata? Quali sono i vostri obiettivi?
IPN – Italian Professional Network – nasce da due domande semplici ma profonde: la comunità italiana all’estero si supporta? Chi contatti quando hai bisogno?
Troppe volte, sia in azienda che nella vita sociale, ci rendiamo conto che ci aiutiamo poco, oppure riproduciamo schemi di competizione già visti in Italia – o che ritroviamo ugualmente anche all’estero. IPN nasce per collaborare, unire e creare. Operiamo su tre dimensioni principali: eventi e networking, carriere, hub di progetto.
Il nostro obiettivo è costruire uno spazio professionale solido e aperto per gli italiani nel mondo: dove contaminarsi, scambiarsi idee – trattando temi complessi, innovativi o spesso sottovalutati. Non solo con la comunità di appartenenza, ma con le comunità locali, le organizzazioni già presenti nel territorio, istituzioni e aziende.
Che cosa vi ha portati in Germania?
Come molti, siamo arrivati in Germania per motivi diversi: lavoro, studio, crescita personale, desiderio di nuove sfide e opportunità. In tanti avvertono la forte volontà di lasciare un ambiente che non riflette i propri valori e non è considerato premiante. Ma ci siamo accorti che, una volta qui, mancava un punto di riferimento professionale in grado di unire davvero le competenze e le ambizioni della nostra comunità, soprattutto per il cosiddetto “mondo di mezzo”, i cosiddetti colletti bianchi. Vogliamo colmare quel gap, offrendo spazi di crescita reciproca e, perché no, ricreativi.
Inoltre, vogliamo aiutare chi – dall’Italia – vuole guardare oltre. Vogliamo essere quell’amico o mentor che riempi di domande quando vuoi trasferirti in un altro Paese.
In quanti Paesi siete attivi in questo momento?
Ad oggi siamo attivi in 12 Paesi e 25 città, grazie a 95 membri delegati che organizzano eventi e stanno lanciando i primi Chapter locali. È una rete in continua crescita, costruita da professionisti italiani con un’identità internazionale.
Vi sentite parte della comunità italiana a Berlino?
Sì, ma anche critici e propositivi verso di essa. Berlino ha una comunità italiana ricca ma frammentata, fatta di ondate diverse per età, esperienze, ambizioni e bisogni. Lo studente cerca una cosa, il medico alla Charité un’altra, lo startupper un’altra ancora. E poi ci sono liberi professionisti, artisti, expat di lungo corso.
IPN vuole essere quel filo conduttore che ancora manca: non omologante, ma capace di mettere in relazione esperienze diverse, valorizzando ogni unicità, e stimolando di nuove.
Che cosa manca alla comunità italiana a Berlino e ai professionisti italiani in Germania?
Manca un sentire collettivo e una visione professionale di lungo termine. È una comunità che può sembrare troppo ampia, nel quale si fa fatica a identificarsi. Non basta socializzare: serve una rete solida che favorisca la contaminazione delle competenze, la fiducia, l’emergere di idee e progetti trasversali.
Vogliamo costruire una comunità che funziona anche come ecosistema professionale, aperto a ogni settore e generazione.

Quali sono i prossimi eventi che avete in programma?
Abbiamo in programma tantissimi eventi, su temi che spaziano dal FemTech al Venture Capital, dalla comunicazione politica all’arte, dalla fotografia all’aerospazio e difesa, fino alla sostenibilità. Il nostro obiettivo è arrivare a tutti i settori e a tutti i professionisti, partendo sempre da un punto chiave: l’unicità dell’individuo, e come questa si possa espandere in una rete, un’organizzazione o un’idea.