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Otto Lilienthal: il genio tedesco del volo che ispirò il futuro dell’aviazione

Testo e disegno di Paolo e Valerio Brasioli

Tutto partì osservando gli uccelli, durante il loro volo! Infatti, quando il genio umano si ispira rispettosamente — con un immancabile tocco di poesia — alla natura per comprenderne le equilibrate leggi, nascono le invenzioni tecnologiche più sensazionali. E così Karl Wilhelm Otto Lilienthal (nato ad Anklam il 23 maggio 1848 e morto il 10 agosto 1896 presso Rhinow) fu sicuramente tra i primi a considerare scientificamente il problema del volo a vela.

I suoi molteplici voli di prova e sperimentali, con apparecchi da lui costruiti, furono iniziati presto, sino al raggiungimento di un percorso massimo record di ben 350 metri. In uno di questi audaci tentativi, il suo ultimo, egli trovò la morte. Ingegnere di formazione, si parla spesso di lui come del primo costruttore di un aliante (cioè di un’aerodina, ossia un aeromobile più pesante dell’aria, che si sostiene in volo proprio e solo grazie alla reazione dinamica dell’aria contro le superfici alari e il cui volo libero non dipende da un propulsore). Per questo Lilienthal, nella letteratura tecnica soprattutto anglosassone, talvolta è soprannominato “Glider King” (Re degli alianti). Il suo “Derwitzer Gleiter” del 1891 fu il suo pionieristico capolavoro ingegneristico!

Anche se la sua passione su tutte era sempre stato il volo, egli fu un proficuo inventore molto eclettico, inventando tra l’altro un piccolo motore che utilizzava caldaie tubolari che, essendo ben più sicuro di quelli disponibili al momento, ebbe successo commerciale e gli diede la tranquillità economica necessaria per potersi occupare soltanto di aviazione. Questo permise anche il ritorno del fratello Gustav dall’Australia, per poter dedicarsi a disegnare e costruire alcuni “aquiloni volanti”. Sono noti infatti ben 25 suoi brevetti, e la maggior parte riguarda infatti il suo lavoro di ingegnere meccanico, alcuni insieme a suo fratello Gustav. Solo 4 dei brevetti riguardano specificatamente gli aerei volanti, e vennero depositati negli anni tra il 1893 e il 1895.

Riuscì col tempo a costruirsi un parco privato dedicato ai voli dietro la sua casa a Lichterfelde, zona periferica di Berlino. Nel 1894, all’interno di questo polmone verde, inaugurò una “montagna volante”: la Fliegeberg! Sperimentò esclusivamente e coraggiosamente questi prototipi personalmente, lanciandosi per oltre 2000 volte da colline o anche dai tetti delle case ed effettuando anche qualche modesto ma incoraggiante guadagno di quota.

Difatti, Otto Lilienthal, che basò la sua ricerca studiando il volo degli uccelli, utilizzò dei diagrammi grafici, di tipo polare, per poter descrivere l’aerodinamica delle loro ali. E così dimostrò che oggetti più pesanti dell’aria erano in grado di volare senza che vi fosse alcun movimento dinamico stesso delle ali, ponendo di fatto le basi per il lavoro e il successo dei fratelli statunitensi Wilbur e Orville Wright, che solo alcuni anni dopo costruirono e fecero volare il primo vero e proprio aereo motorizzato.

Lilienthal, purtroppo e conseguentemente all’intensa attività, ebbe numerosi incidenti durante le prove, testimonianze dolorose di un lavoro messo a punto sulla scrivania ma sperimentato esclusivamente al vero ed in prima persona! Anche se il suo aliante volava molto lentamente ed a quote bassissime, questo suo impegno è sempre stato chiaro segno di credere con coraggio alle proprie intuizioni, oltre la comprensibile paura. Nel 1889 pubblicò il libro Il volo degli uccelli come base per l’aviazione. Nel 1891, presso la Windmühlenberg (Montagna dei mulini a vento) a Potsdam, ebbe luogo il vero e proprio primo esperimento di volo in pubblico. Da quel momento in poi, gli innovativi test di Lilienthal divennero famosi in tutto il mondo. Poi, il 9 agosto 1896, durante un volo sperimentale, un colpo di vento improvviso e ingovernabile ruppe un’ala dell’aliante ed egli cadde da quasi 20 metri di altezza, riportando gravi ferite. Si spense il giorno dopo, solo 48enne, potendo però esclamare la frase: “Opfer müssen gebracht werden!” (“I sacrifici devono esser fatti!”). Lilienthal venne sepolto — e lì è ancora visitabile — nel cimitero di Lankwitz, nei pressi di Berlino-Zehlendorf.

A lui sono dedicati molteplici testi, documentari, film e poemi biografici, ed anche scuole, istituti, sale, monumenti, piazze e strade. Il grande aeroporto della Berlino Ovest a Tegel (ex codice ICAO: EDDT), realizzato nel 1975 su progetto dell’architetto Meinhard von Gerkan e chiuso a fine 2020, era a lui dedicato. L’aeroporto di Stölln/Rhinow (codice ICAO: EDOR), che oggi è un campo di atterraggio speciale a Stölln, frazione del comune di Gollenberg vicino a Rhinow, nell’Havelland del Brandeburgo, è giustamente definito come “l’aeroporto più antico del mondo”, essendo appunto l’area di volo di Gollenberg vicino a Stölln/Rhinow utilizzata dal 1894 come campo di pratica del volo da Lilienthal, e nel 1896 luogo del suo sacrificio. E poi il suggestivo museo “Otto Lilienthal Museum” in Ellbogenstraße 1, ad Anklam, suo paese natale, che raccoglie in molteplici sezioni, biblioteche e sale espositive, e che promuove, con interessanti iniziative didattiche e divulgative, le tante testimonianze di questo coraggioso e geniale inventore volante!

L’autore: Architetto Paolo Brasioli – Quattro | architectura

Provenendo da una famiglia di artisti veneti, Paolo Brasioli è stato influenzato presto dal ricco patrimonio culturale e artistico italiano. Fondamentale è stata l’influenza di suo padre, Alfredo Brasioli, rinomato fumettista, illustratore e grafico italiano.
Il suo lavoro fino ad oggi si è concentrato sulla costruzione di hotel di alta qualità e sull’interior design per abitazioni, hotel e strutture di gastronomia e benessere, così come sulla creazione di mobili, lampade, accessori e arte.
Ha lavorato con rinomate compagnie e gruppi alberghieri come Best Western, Crowne Plaza, Falkensteiner, Hilton, Hyatt, Le Meridien, Leonardo Hotels, Marriott, NH Hotels, Rocco Forte Hotels e Sheraton. Molte delle sue creazioni sono state esposte in rinomate fiere d’arte e di design.
Per saperne di più:
Quattro | architectura
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Co-autore del testo e del disegno: Valerio Brasioli

Studente del 5° anno dell’Istituto Tecnico Paritario, Settore Tecnologico Trasporti e Logistica con Articolazione in Conduzione del Mezzo Aereo “Istituto Nobile-Aviation College”, pilota di aereo (brevetti: PPL e IR), appassionato di aviazione ed automobilismo.

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