“Born to Die in Berlin” arriva al Torino Pride: queer contro la gentrificazione

Il documentario “Born to Die in Berlin” (2025), un progetto di Maurizio Spagliardi (regista), Paola Guazzo (autrice) e Francesco Longo (produttore), sarà proiettato per la prima volta in Italia nell’ambito degli eventi ufficiali del Torino Pride.
Il film parla di come Berlino sia devastata dalla gentrificazione. Questo fenomeno ormai internazionale, che consiste nell’aumento spropositato e inesorabile degli affitti, erode il diritto all’abitazione ed è uno dei prodotti del neocapitalismo sfrenato.
“Born to die in Berlin” al Torino Pride: proiezione il 22 maggio
Diretto da Maurizio Spagliardi, scritto da Paola Guazzo e prodotto da Francesco Longo, “Born to die in Berlin” sarà presentato per la prima volta in Italia il 22 maggio alle 20:30 a Casa Arcobaleno (via Bernardino Lanino 3/a, Torino).

Oltre a raccontare l’emergenza abitativa attraverso le voci e le lotte di chi sta perdendo il diritto di abitare la propria città, il documentario evidenzia come la comunità LGBTQIA+ berlinese abbia reagito alla rapacità del mercato immobiliare. Nello specifico, dando vita a una sorta di “resistenza” culturale urbana che unisce attivismo queer e battaglie per l’abitazione.

Il regista si collegherà in diretta da Berlino
Durante la serata torinese, il regista Maurizio Spagliardi interverrà in collegamento per parlare del progetto e rispondere alle domande del pubblico. Sarà l’occasione per riflettere su una questione sempre più urgente: chi ha diritto di restare nelle città? E chi viene messo ai margini in nome del profitto?

Qui potete trovare tutte le informazioni per partecipare all’evento e soprattutto per supportare un gruppo di creativi indipendenti che stanno facendo un lavoro importante sul territorio (Spagliardi, Guazzo e Longo), ma anche il Pride Torino, che ha scelto di creare questa bella connessione.
Questa proiezione sarà infine un’occasione per ribadire l’importanza di un’attivismo intersezionale capace di unire battaglie diverse sotto il medesimo ombrello: l’idea di un mondo più giusto per tutti.