Smantellata una delle più grandi reti internazionali di pedofilia online

Una vasta operazione internazionale ha portato allo smantellamento rete di pedofilia fra le più estese mai individuate a livello globale. Secondo quanto riferito da Europol, la piattaforma pedopornografica chiamata “Kidflix” contava quasi due milioni di utenti registrati ed era accessibile sul darkweb. Coordinata dall’Ufficio di Polizia Criminale della Baviera, l’operazione ha coinvolto le autorità di oltre 38 Paesi e ha portato finora all’arresto di 79 persone e all’identificazione di circa 1.400 sospetti in tutto il mondo.
L’indagine che ha portato allo smantellamento della rete di pedofilia internazionale è durato tre anni
Le indagini, avviate nel 2022, si sono concluse nel marzo 2025 con una vasta serie di perquisizioni e sequestri tra Germania, Paesi Bassi e molti altri Stati. L’intervento decisivo ha portato alla chiusura dei server della piattaforma, sui quali erano conservati più di 70.000 video di contenuti pedopornografici. La polizia tedesca e olandese ha sequestrato inoltre migliaia di dispositivi elettronici contenenti oltre 91.000 video che ora saranno analizzati per identificare ulteriori responsabili.
Tra i soggetti fermati non ci sono solo spettatori o fruitori dei materiali illegali: alcuni degli arrestati sono sospettati anche di aver commesso direttamente abusi sui minori. La piattaforma “Kidflix”, secondo Europol, era stata creata nel 2021 da una rete di criminali informatici ed era divenuta rapidamente uno dei principali centri di scambio di materiale pedopornografico online. Gli utenti pagavano per scaricare o visualizzare in streaming i video.
In Germania, arresti soprattutto in Assia
In Germania, l’Assia è risultata uno degli epicentri dell’indagine. Qui, sette persone di età compresa tra i 22 e i 42 anni, residenti a Wiesbaden, Darmstadt e nei distretti di Groß-Gerau, Main-Kinzig, Offenbach e Kassel, sono attualmente indagate con l’accusa di diffusione e detenzione di materiale pedopornografico. Le manovre di questa operazione, denominata “Operazione Stream”, hanno visto la collaborazione tra la Procura Generale di Francoforte, l’Ufficio di Polizia Criminale dell’Assia e numerosi partner internazionali.
Complessivamente, in Germania sono già stati individuati 103 sospetti, ma il numero potrebbe aumentare nei prossimi mesi grazie all’analisi dei materiali informatici sequestrati. Joachim Herrmann, ministro degli Interni della Baviera, ha sottolineato che il lavoro investigativo proseguirà per mesi e potrebbe condurre a ulteriori arresti.
Il progetto Interpol I-CAN, attivo dal 2020 e specializzato nel contrasto alle organizzazioni criminali transnazionali, ha fornito supporto strategico all’operazione. Dal suo avvio, I-CAN ha contribuito all’arresto di oltre cento sospetti legati alla criminalità organizzata in diversi Paesi.
Secondo Europol, l’impatto dell’operazione rappresenta un colpo significativo a una delle reti più strutturate e attive nel traffico e nella diffusione di materiale di abuso su minori a livello globale.