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Legalizzazione della cannabis in Germania: legge a rischio?

A un anno dall’entrata in vigore della legge sulla cannabis, il futuro della legalizzazione in Germania appare incerto. Nei negoziati di coalizione tra CDU/CSU e SPD, la questione ha trovato scarso spazio e rimane tuttora senza una soluzione condivisa. In particolare, i governi regionali a guida CDU stanno esercitando forti pressioni per un ritorno al divieto.

Il dibattito politico sulla legalizzazione della cannabis nei negoziati di coalizione

La legalizzazione parziale della cannabis, sostenuta inizialmente dai Verdi e dall’FDP durante la precedente legislatura, era stata accolta con freddezza dalla SPD e attuata soprattutto per volontà del ministro della Salute Karl Lauterbach. Fin dall’inizio, la CDU/CSU aveva promesso di revocarla qualora fosse tornata al governo, e ora sta cercando di tradurre quell’impegno in un provvedimento concreto.

Nel documento del gruppo di lavoro su affari interni, diritto, migrazione e integrazione, la posizione dei cristiano-democratici è chiara: intendono revocare legalizzazione parziale della cannabis. Tuttavia, si tratta di una richiesta isolata della CDU/CSU, non ancora condivisa dalla SPD – probabile, se non certo, partner della prossima maggioranza governo. I socialdemocratici, pur divisi internamente, non hanno ancora espresso una posizione definitiva durante i negoziati.

Joachim Herrmann (CSU), ministro dell’Interno della Baviera, si è detto convinto della necessità di reintrodurre il divieto. A suo avviso, l’intero fronte degli Interni dei Länder tedeschi sostiene una linea comune in questo senso. Anche il ministro presidente della Sassonia-Anhalt, Reiner Haseloff (CDU), ha parlato di “scelta sbagliata” del governo Scholz. Le stesse critiche vengono anche dalla sua collega di partito e Ministra della salute bavarese Judith Gerlach.

Anche in Nord Reno-Westfalia, il ministero degli interni a guida CDU, teme un aumento dell’illegalità collegata al mercato della cannabis. Il Saarland, sotto amministrazione SPD, ha ribadito il proprio scetticismo sull’efficacia della legge e ipotizza almeno la necessità di correzioni. Al contrario, dal Baden-Württemberg, dove governa una coalizione che include i Verdi, arriva un giudizio più possibilista: il Ministero della Salute locale ritiene che l’obiettivo della tutela della salute giustifichi l’esperimento e invita ad attendere la valutazione ufficiale prevista dal Ministero federale della Salute.

Alcuni Länder, come Brema, Schleswig-Holstein e Meclemburgo-Pomerania Anteriore, evitano di esprimersi durante i negoziati di coalizione in corso, rinviando ogni presa di posizione alle decisioni del futuro governo federale.

Che effetti ha avuto la legge su spaccio e criminalità?

Il nodo politico si intreccia con i primi effetti concreti. Secondo dati sulla criminalità elaborati dalla polizia e pubblicati dal settimanale Der Spiegel, nel 2024 i reati legati alla droga sono diminuiti di circa un terzo, mentre il numero complessivo dei crimini è calato dell’1,7%. I sostenitori della legge sottolineano che le forze dell’ordine, ora meno impegnate nei controlli sui consumatori di piccole quantità di cannabis, possono così concentrare le risorse su reati di maggiore rilevanza.

Tuttavia, non è ancora chiaro se, sul lungo periodo, polizia e magistratura beneficeranno effettivamente di un alleggerimento. Il processo di valutazione ufficiale prevede una prima relazione intermedia nell’autunno del 2025 e una valutazione completa entro quattro anni dall’entrata in vigore della legge. I negoziatori della coalizione rosso-nera potrebbero dunque scegliere di rinviare ogni decisione definitiva, inserendo nell’accordo di governo una formula interlocutoria in attesa dei primi risultati concreti.

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