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Gassi sulle tracce di Arata Isozaki: il suo contributo architettonico a Potsdamer Platz

di Elena e Paolo Brasioli. Disegni di Paolo Brasioli

Gassi per uffici. Infatti molte sedi amministrative di varie società trovano spazio in questo articolato edificio completato nel 1997, e che ha il primato di essere stato la prima architettura completata all’interno dell’intero piano urbano intorno alla nascente Potsdamer Platz. Il grande architetto giapponese Arata Isozaki (1931-2022), che vinse il Premio Pritzker nel 2019, ha usato qui un linguaggio, tipico della sensibilità del “Sol Levante”, dall’esplicito valore grafico-geometrico.

L’impatto di Arata Isozaki su Potsdamer Platz

E questo sia nell’organizzazione planimetrica del complesso, sia nella composizione delle facciate. Esso è costituito da due enormi ali lunghe parallele, che corrono lungo le strade laterali per circa 150 metri, contenenti ben 1.200 uffici per un totale di 28.000 metri quadrati. Le due ali, posizionate a una ventina di metri di distanza l’una dall’altra, sono sviluppate seguendo il modello trapezoidale del lotto.

Interessante, infatti, è notare che lo “slittamento” dei due lati principali crea le due testate nel caratteristico fronte inclinato, che appunto riallinea tra loro le facciate. Il piano terra è completamente vetrato, arretrato ed ondulato rispetto al rettifilo stradale. Sopra questo prezioso volume, i restanti sei piani sono trattati come un muro continuo completamente piatto, con l’effetto estetico determinato da una composizione alternata di tre moduli trapezoidali, sfalsati verticalmente. I moduli sono realizzati con aperture per le finestre in vetro colorato e la combinazione degli elementi di rivestimento è costituita da grandi piastrelle in eleganti colori rosato scuro e caffè.

Il grande Maestro Isozaki qui crea qualcosa di chiaramente diverso dagli edifici vicini costruiti negli stessi anni, con un design dai forti elementi evocativi. Infatti, anche il piano attico superiore a tutto, che è arretrato, è vetrato e riprende lo stesso motivo ondulato, orizzontalmente, del pian terreno. Ciò allude simbolicamente al flusso dell’acqua, che è poi la vera natura intrinseca di Berlino quale città nata tra varie paludi, e che ora è presente nel vicino Landwehrkanal. Da qui, inoltre, la visione del complesso architettonico è vibrante e suggestiva. Infatti, l’acqua lambisce e poi penetra nel nuovo edificio. E da questo si diffonde sapientemente anche in altri luoghi nel luogo urbano concepito dal maestro genovese Renzo Piano.

Davvero una preziosa testimonianza artistica di sensibilità, grafica e scultorea, che si è fatta architettura urbana ispirata poeticamente dalla suggestione dell’acqua, e che ben esalta la poetica frase: “La musica è l’architettura liquida e l’architettura è la musica congelata” di Johann Wolfgang Goethe. Sehr lustig!

L’autore: Architetto Paolo Brasioli – Quattro | architectura

Provenendo da una famiglia di artisti veneti, Paolo Brasioli è stato influenzato presto dal ricco patrimonio culturale e artistico italiano. Fondamentale è stata l’influenza di suo padre, Alfredo Brasioli, rinomato fumettista, illustratore e grafico italiano.
Il suo lavoro fino ad oggi si è concentrato sulla costruzione di hotel di alta qualità e sull’interior design per abitazioni, hotel e strutture di gastronomia e benessere, così come sulla creazione di mobili, lampade, accessori e arte.
Ha lavorato con rinomate compagnie e gruppi alberghieri come Best Western, Crowne Plaza, Falkensteiner, Hilton, Hyatt, Le Meridien, Leonardo Hotels, Marriott, NH Hotels, Rocco Forte Hotels e Sheraton. Molte delle sue creazioni sono state esposte in rinomate fiere d’arte e di design.
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