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Berlino: arrestati dopo 30 anni presunti estremisti di sinistra

Due presunti estremisti, che dovrebbero essere ex membri del gruppo estremista di sinistra “Das Komitee” sono stati arrestati all’aeroporto di Berlino Brandeburgo mercoledì. La presa in custodia dei due uomini è stata confermata da un portavoce della Corte d’appello di Berlino all’agenzia di stampa tedesca dpa e riportata da diversi media, fra i quali il Tagesspiegel e la FAZ. Secondo l’avvocato difensore Lukas Theune, l’arresto è stato preceduto da un accordo procedurale tra le parti coinvolte.

30 anni fa, l’attacco mai realizzato a un carcere di Berlino

Il caso riguarda un attacco dinamitardo pianificato, ma mai portato a termine e risalente a circa 30 anni fa, per il quale è previsto l’inizio di un processo lunedì a Berlino davanti al secondo Senato penale della Corte d’appello. Gli imputati, che avevano trovato rifugio in Sud America, sono tornati volontariamente dal Venezuela per affrontare il procedimento giudiziario.

La Procura federale di Karlsruhe accusa i due uomini di aver progettato nell’aprile 1995 un attentato dinamitardo contro il carcere situato nel quartiere berlinese di Grünau, struttura che all’epoca era stata adibita a centro di detenzione per persone in attesa di espulsione.

Secondo le indagini della massima autorità giudiziaria tedesca, gli accusati avevano costituito il gruppo estremista di sinistra “Das Komitee” nell’autunno del 1994, insieme a un terzo complice successivamente deceduto. L’obiettivo dell’organizzazione era provocare un cambiamento socio-politico attraverso una serie di azioni violente, tra cui incendi dolosi e attacchi esplosivi contro istituzioni statali.

Per l’attentato alla prigione di Berlino, il gruppo aveva preparato un ordigno composto da bombole di gas propano contenenti oltre 120 chilogrammi di esplosivo, dotate di micce a tempo artigianali. Il piano prevedeva il posizionamento dell’esplosivo in un parcheggio nelle vicinanze della struttura carceraria, ma l’intervento casuale di una pattuglia di polizia costrinse gli attentatori alla fuga.

Il terzo membro del gruppo fu rintracciato dall’Ufficio federale di polizia criminale circa vent’anni dopo in Venezuela. Nonostante il suo arresto, la richiesta di estradizione presentata dalla Germania venne respinta. I due imputati attualmente sotto processo hanno poi ottenuto asilo politico in Brasile.

I presunti estremisti sono tornati volontariamente in Germania per farsi processare

Ora, gli uomini di 62 e 64 anni hanno deciso di affrontare il procedimento giudiziario in Germania. In base all’accordo raggiunto con l’autorità giudiziaria, gli imputati potrebbero beneficiare della sospensione della pena in caso di confessione. La Corte d’Appello ha programmato quattro udienze per il processo, con la sentenza prevista per l’8 aprile.

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