L’ex terrorista rosso Garweg parla dalla clandestinità: “Sono ancora rivoluzionario”
Burkhard Garweg, ricercato a livello internazionale in quanto ex membro della RAF (Frazione dell’Armata Rossa ed ex Banda Baader Meinhof), ha rotto il silenzio per la prima volta dopo 34 anni di latitanza.
In una lettera pubblicata dal quotidiano “wochentaz”, Garweg si dichiara ancora “parte della sinistra rivoluzionaria“, senza rivelare dove si trovi al momento. Il “wochentaz” ha confermato l’autenticità del documento, che sarebbe stato verificato anche dagli avvocati di Garweg.
Burkhard Garweg, ricercato da 34 anni, si fa vivo con una lettera
Pur non commentando direttamente le azioni violente della cellula, nella lettera l’ex terrorista le descrive come una risposta rivoluzionaria alla “violenza strutturale del sistema”. Garweg è considerato parte della cosiddetta terza generazione della RAF, accusata di dieci omicidi e scioltasi ufficialmente nel 1998.
La polizia criminale della Bassa Sassonia sta cercando l’uomo in relazione a 13 rapine presumibilmente commesse tra il 1999 e il 2016 insieme a Daniela Klette ed Ernst-Volker Staub. Questi crimini avrebbero finanziato la loro vita in clandestinità, permettendo loro di sfuggire alle autorità per anni. Attualmente, solo Klette è stata recentemente arrestata, in un sorprendente blitz avvenuto a Berlino nel mese di febbraio, mentre Garweg e Staub rimangono latitanti.
Nella lettera, Garweg non ammette esplicitamente le rapine, ma afferma che “per noi” era inaccettabile uccidere o ferire persone per ottenere denaro. “Qualsiasi traumatizzazione di dipendenti di uffici di cassa o trasportatori di denaro è da deplorare” ha dichiarato.
Le scuse ai conoscenti e il dichiarato supporto per PKK, movimenti per il clima e Antifa
L’ex terrorista si è inoltre scusato con i suoi ex conoscenti, in particolare con i residenti del parcheggio per roulotte di Friedrichshain (Berlino) dove avrebbe vissuto, per anni, sotto falsa identità. In particolare ha espresso rammarico per non aver rivelato la sua vera identità e per le recenti perquisizioni effettuate in loco dalle forze dell’ordine.
Garweg, ricercato a livello internazionale, è accusato dalla procura di essere coinvolto negli ultimi omicidi della RAF, tra cui quelli di Alfred Herrhausen, presidente della Deutsche Bank e di Detlef Rohwedder, presidente della Treuhand.
L’ex terrorista è inoltre accusato di aver partecipato, nel 1993, all’esplosione del carcere di Weiterstadt, in Assia, insieme a Klette, Staub e altri. Questo fu l’ultimo attacco attribuito alla RAF.
Nella sua lettera, Garweg critica l’arresto di Daniela Klette e aderisce alle richieste per il suo rilascio. Inoltre, esprime solidarietà verso movimenti contemporanei di sinistra e di estrema sinistra, come il PKK curdo e i movimenti per il clima e Antifa.