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Annalena Baerbock non sarà capogruppo dei Verdi: “un passo indietro per motivi personali”

Dopo la crisi di governo e i risultati deludenti delle elezioni anticipate, il partito dei Verdi tedeschi si prepara a un cambio di guardia nella leadership del suo gruppo parlamentare. Annalena Baerbock, co-leader del partito dal 2018, ha annunciato che non si candiderà per un ruolo di vertice, decidendo di fare “un passo indietro per motivi personali”.

Figura di punta del partito e prima candidata dei Verdi alla Cancelliera alle elezioni del 2021, Baerbock aveva guidato la campagna elettorale per il Bundestag alle scorse elezioni, mentre Robert Habeck è stato il volto e il nome di quella più recente. Ora, Baerbock ha comunicato la sua scelta in una lettera al gruppo parlamentare e all’associazione dei Verdi del Brandeburgo.

Annalena Baerbock: “Questi anni hanno avuto anche un prezzo nel privato”

“Dopo anni ad alta velocità, ho voluto prendermi qualche giorno per riflettere su cosa significhi questo momento per la mia famiglia e per me”, ha spiegato l’attuale ministra degli Esteri del governo uscente. “Questi anni hanno avuto anche un prezzo privato”.

Questa decisione arriva poco dopo l’annuncio, reso pubblico già il giorno dopo le elezioni, della scelta di Habeck di fare a sua volta un passo indietro. 

Stando a quanto emerge dalla dichiarazione ufficiale, tuttavia, la decisione di Baerbock sembrerebbe essere legata principalmente a motivi familiari. Dopo la separazione dal marito Daniel Holefleisch annunciata a novembre, la Ministra aveva continuato a risiedere nella casa di famiglia a Potsdam. La coppia aveva manifestato l’intenzione di continuare a occuparsi congiuntamente delle due figlie di 9 e 13 anni.

In un’intervista rilasciata a gennaio a die Zeit, Baerbock aveva parlato, fra le altre cose, dello stress che la sua attività avrebbe comportato per i figli, raccontando in particolare di un incidente con uno stalker, al quale una delle bambine avrebbe assistito.

Cambio ai vertici, come volevano i Giovani Verdi?

La rinuncia di Baerbock e Habeck apre la strada a un rinnovamento ai vertici. Si potrebbe quasi vedere una traccia di ironia della sorte in questo: un cambio di passo e di leadership era proprio quello che i membri dell’associazione dei Giovani Verdi avevano chiesto al partito centrale appena pochi mesi fa e, non ottenendolo, un blocco consistente degli iscritti e della dirigenza aveva abbandonato tanto l’associazione quanto il partito. Ora, i vertici dei Verdi fanno, spontaneamente, il passo indietro che si erano rifiutati di contemplare meno di un anno fa.

È probabile che Katharina Dröge e la co-presidente Britta Haßelmann, appena confermata in carica ad interim, continuino a guidare insieme il gruppo parlamentare. “Con due donne forti alla sua guida, inizia un nuovo capitolo per il nostro gruppo parlamentare”, scrive Baerbock, che continuerà a occupare un seggio al Bundestag come “semplice” deputata, ovvero senza ricoprire incarichi specifici per il partito.

Britta Hasselmann
Britta Haßelmann Foto: © Studio Kohlmeier

Il passo indietro della leader verde, dopo il risultato modesto all’11,6% alle elezioni rispetto ai sondaggi favorevoli di qualche mese prima, riaccende il dibattito sulla linea politica del partito. L’ala sinistra chiede una svolta in senso più progressista su temi come l’immigrazione e le questioni sociali, lamentando le perdite verso Die Linke. I “realisti” vogliono invece insistere sul profilo centrista di Habeck, aperto anche agli ex elettori dell’Unione, che ha portato al boom di iscritti durante la campagna del 2021.

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