Germania: arriva il Partito degli Invasori Alieni

Nella campagna elettorale tedesca si è appena inserito un partito nuovo: il Partito degli Invasori Alieni, ovvero Ausserirdische Invasoren Partei Deutschlands (AIDP). I cartelli sono comparsi in diverse città di Berlino e non è difficile notarli: attirano l’attenzione e sono esteticamente molto più impattanti di qualsiasi altro manifesto politico. Ma che cosa vuole il Partito degli Invasori Alieni e chi sono i candidati che propone?
I candidati del Partito degli Invasori Alieni
I ritratti dei tre candidati, presentati in una splendida tricromia di magenta, bianco e nero, ci presentano tre creatura vagamente umanoidi – anche se è facile pensare che Zkrag il Vendicativo, Zqrr lo spietato e Zlzz l’ipocrita troverebbero offensiva questa definizione. In ogni caso non si può dire che non sappiano come presentarsi per un ritratto ufficiale: tutti e tre indossano giacca e cravatta.
Dalle loro biografie leggiamo che Zkrag è “temuto come generale, amato e apprezzato come guerrafondaio!” E che “si è guadagnato la sua reputazione di oppressore vendicativo e dal temperamento irascibile in numerosi conflitti intergalattici. Innumerevoli mondi sono stati schiavizzati, sfruttati e infine eliminati sotto la sua guida”. Zkrag è anche un imprenditore, creatore della linea di moda “ZKRAG-Wear – i vestiti ancora vivi”, definita “un classico moderno” ma anche “efficace e spietato”.
E spietato è anche il secondo candidato, Zqrr, il cui operato “è stato determinante nello sviluppo dell’Hypnofram, la potente droga di soppressione” che il partito promuove. Ma è Zqrr è “anche l’autore della raccolta di poesie ‘Komplette Überwache – dank Angstmache’ (Sorveglianza totale – grazie all’alla diffusione della paura)”, nonché “il poeta più letto nella galassia dai despoti. L’esteta brutale, che preferisce mangiare la prole dei suoi nemici, è anche assolutamente resistente agli acidi”.

A chiudere la rosa dei candidati del’ Partito degli Invasori Alieni c’è Zlzz, detto l’Ipocrita. Di lui sappiamo che “dopo essersi fatto un nome come Signore della Guerra della Flotta Stellare durante la prima e la seconda campagna contro i Krukk, ZLZZ brilla non solo come abile stratega sul campo, ma soprattutto per le sue azioni di guerra meno violente ma non meno efficaci. Da vero luminare della propaganda menzognera, è spesso riuscito a mettere i nemici l’uno contro l’altro attraverso campagne di disinformazione mirate, in modo che si neutralizzassero a vicenda in scontri sanguinosi.
Il fatto che l’umanità non sia stata (ancora) eliminata è in parte dovuto a una delle eccentriche idiosincrasie dell’ipocrita: ZLZZ ama i bambini.”
Il programma
Che cosa propone, dunque, l’AIPD per la Germania? Lo slogan è semplice: “Libertà attraverso l’asservimento”!
Continuiamo a citare dal programma ufficiale del partito: “l’AIPD crea politiche senza alternative per un domani migliore senza alternative” e punta a fermare “la schiavitù dell’uomo da parte dell’uomo, la distruzione del pianeta e lo spreco di risorse preziose”, in una prospettiva definita “non grettamente globale, ma opportunamente astrale”. Quanto alle referenze eccellenti, l’AIPD dichiara anche di essere “il partito preferito di un ex cancelliere rettiliano”. Non si dice chi sia il cancelliere, ma sul sito compare una vera e propria recensione: “Brillante, coraggioso e allo stesso tempo estremamente erotico!” Attribuita a “Gerhard Schröder, ex cancelliere tedesco, macchietta dell’SPD e fustigatore di oligarchi”

Il programma del partito parla con scarsa fiducia dei “cosiddetti partiti del popolo”, che definisce “un branco di primati stantii e privi di ambizioni” – presumiamo che debba trattarsi di un insulto grave, da parte di forme di vita insettoidi. “Finora” si legge nel programma “la mente satanica e rettiloide dei partiti tedeschi è riuscita a coprire le vittorie elettorali dell’AIPD, ma la presa del potere è inevitabile”.
In tema di politiche ambientali, gli invasori alieni non ne possono più di un sistema di potere che fa le cose a metà: “Lo sfruttamento eccessivo del pianeta da parte dell’uomo” dichiarano “può essere definito solo dilettantesco e poco ambizioso. L’AIPD promette l’estrazione completa di tutte le risorse entro il 2031.”
Anche in materia di politiche sociali, i candidati dell’AIPD hanno qualcosa da obiettare al sistema vigente: “Lo sfruttamento dell’uomo da parte dell’uomo si è dimostrato inefficace, non trasparente e costoso. Salari minimi ridicoli, esternalizzazione dei processi lavorativi in Paesi a basso salario e sistemi fiscali complicati da far rizzare i capelli sono solo alcuni degli eccessi con cui l’umanità cerca di nascondere l’oppressione e la schiavitù dei propri simili. Basta con queste sciocchezze! L’AIPD lavorerà per la completa schiavitù di tutti gli esseri umani sotto la direzione della ZOXFR Corp”.
Per ottenere questo scopo, ovviamente, anche le politiche della famiglia saranno importanti: invece di puntare sulle campagne per la natalità, l’AIPD mira oltre: “il processo riproduttivo umano”, si legge sul manifesto politico del partito “è macchinoso, inefficace e sgradevole. Inoltre, comporta il rischio di mutazioni genetiche casuali. L’AIPD porrà fine a questo imbarazzante processo e riprodurrà sinteticamente esseri umani geneticamente ottimizzati in centri di riproduzione”.
E le politiche del lavoro? Prima di tutto, l’AIPD vuole lavorare sulla motivazione: “il cervello umano è ideale per la manipolazione con le droghe. L’ipnofram fornisce una sensazione di felicità duratura e allo stesso tempo aumenta la resistenza degli schiavi del lavoro umano. L’AIPD promette di arricchire le riserve idriche della terra con l’Hypnofram per garantire un approvvigionamento idrico permanente”.
La provocazione artistica
Purtroppo, si legge nella pagina delle informazioni, l’AIPD è un progetto artistico e non è (ancora) un partito eleggibile. Dietro questo progetto di guerrilla artistica c’è l’illustratore di Colonia Ruben August Fischer, non nuovo a provocazioni che mescolano arte, politica e temi sociali, appropriandosi in modo destabilizzante dei linguaggi acquisiti della comunicazione di massa. I poster, che sono ovviamente parte di una linea di merchandising, rimandano al sito ufficiale che a sua volta rimanda a una newsletter. Il vero colpo di genio? Sul sito di Fischer, la campagna del “Partito degli Invasori Alieni” porta a una finta pagina di “errore 404”, che ogni tanto mostra flash dei manifesti e dei candidati. L’invasione è già iniziata?