Uomini senza mani per petardi non picchieranno più le donne. Bufera su leader Giovani Verdi
Jette Nietzard, co-leader dei Giovani Verdi insieme a Jakob Blasel, è finita al centro di una bufera mediatica a causa di un post pubblicato su X durante la notte di Capodanno. Secondo numerosi utenti, Nietzard aveva scritto: “Gli uomini che perdono le mani sparando petardi almeno non possono più picchiare le donne”, innescando immediatamente un’ondata di polemiche. La giovane politica ha in seguito rimosso quanto scritto.
Petardi e violenza di genere: Jette Nietzard rimuove post controverso
Secondo alcuni media, tra cui T-Online, inizialmente la portavoce dei Giovani Verdi avrebbe ribadito le sue posizioni, dibattendo con gli utenti di X mercoledì mattina. In particolare avrebbe detto che “gli uomini che a Capodanni devono far esplodere i razzi più grandi, più rumorosi”, quelli che devono sempre far vedere che “osano di più”, sarebbero anche quelli che hanno l’esigenza di dimostrare la loro mascolinità a casa, attraverso la violenza.
Alla fine, il post è stato cancellato e Nietzard ha commentato la sua decisione, sempre su X. “Nessuno dovrebbe farsi male a Capodanno. Mi scuso per il mio tweet. Non avrei dovuto formularlo in quel modo” ha dichiarato, aggiungendo tuttavia una considerazione che suona quasi come una sorta di contrattacco.
“Sarebbe più utile discutere di soluzioni sistematiche alla violenza domestica, piuttosto che di ego maschili offesi” ha infatti aggiunto la politica 26enne. Ha poi concluso con un rilievo statistico: “Una donna su quattro è vittima di (ex) partner. Spero che anche voi siate altrettanto appassionati a questa discussione”.
Jette Nietzard, è entrata a far parte dei Verdi nel 2019 e milita attivamente nell’associazione del distretto berlinese di Lichtenberg. Dallo scorso ottobre, occupa il vertice dei Giovani Verdi insieme a Jakob Blasel. I due sono subentrati alla guida dell’organizzazione giovanile dopo le dimissioni in blocco del precedente direttivo, avvenute a settembre in segno di protesta contro quella che è stata percepita come una mancanza, da parte del partito, di un approccio di “sinistra” e cioè più orientato ai problemi sociali, oltre che ambientali. Un’altra accusa era stata quella di aver ceduto a troppi compromessi nell’ambito della coalizione “semaforo” alla guida del governo federale.