Omicidio e tentato omicidio: arrestato nel Brandeburgo

Un uomo identificato come Mahmadou-Alpha B., originario della Guinea, è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso Christopher R., un giovane politico della CDU di 24 anni, e del tentato omicidio di una donna ucraina di 52 anni. Entrambi i crimini sono avvenuti nello stesso complesso residenziale di Beelitz, una cittadina del Brandeburgo, a distanza di due settimane l’uno dall’altro. Il presunto aggressore e le due vittime erano vicini di casa.
Il primo caso risale al 14 gennaio, quando i vigili del fuoco sono intervenuti per un incendio in un appartamento del complesso ricavato dall’ex sanatorio di Beelitz-Heilstätten, dove hanno rinvenuto il corpo senza vita di Christopher R. con gravi ferite al collo. Le indagini hanno escluso che la morte fosse dovuta all’incendio, indicando invece un’aggressione violenta, per la quale è stato aperto un procedimento contro ignoti.
Dopo l’arresto, l’uomo ha confessato sia l’omicidio che il tentato omicidio
Il 28 gennaio, la polizia è stata chiamata nuovamente nello stesso complesso residenziale a seguito delle grida provenienti da un appartamento. All’interno, hanno trovato una donna ucraina ferita al collo, che ha raccontato di essere stata aggredita con un coltello da Mahmadou-Alpha B., suo vicino di casa. L’aggressione sarebbe avvenuta all’improvviso, mentre l’uomo le stava praticando un massaggio. L’assalitore è fuggito saltando dalla finestra, ma è rimasto ferito e poco dopo è stato arrestato nel suo appartamento e poco dopo avrebbe confessato entrambi i crimini. Le condizioni della donna ferita, inizialmente descritte come critiche, sono state successivamente ridimensionate. Il Ministero degli Interni ha precisato che le lesioni sono state trattate in regime ambulatoriale, senza necessità di ricovero.
L’uomo non aveva precedenti ed era integrato nella società tedesca
Di Mahmadou-Alpha B. si sa poco, ma i vicini concordano nel definirlo ben integrato nella comunità locale – il che aggrava ulteriormente lo sconcerto tra i residenti di Beelitz. Al momento, gli inquirenti non risultano avere formulato ipotesi sul possibile movente, ma sarebbero escluse le motivazioni politiche e religiose. Le indagini dovranno ora accertare, fra le altre cose, quali rapporti intercorressero fra l’uomo arrestato e i suoi due vicini e se i due episodi siano in qualche modo collegati.
Mahmadou-Alpha B., un cittadino della Guinea che, secondo quanto riportato dai media (ma non confermato dall’ufficio del pubblico ministero) avrebbe 23 anni, risiede in Germania dal 2016. Risulta titolare di un regolare permesso di soggiorno valido fino al 2025, non ha precedenti penali e non è soggetto all’obbligo di lasciare il Paese. Secondo fonti locali, il giovane, che parla bene il tedesco, stava seguendo un corso di formazione come assistente infermiere in un ospedale della zona e viveva a Beelitz dal 2017. Era stato perfino intervistato per un servizio giornalistico sulla ristrutturazione dell’ex sanatorio, quando quest’ultimo era stato riconvertito in complesso abitativo.
Questi eventi si inseriscono in un contesto nazionale già teso, caratterizzato da un acceso dibattito su immigrazione e sicurezza. Il caso di Beelitz segue di poco un altro grave episodio avvenuto ad Aschaffenburg, in Baviera, dove un bambino e un uomo di 41 anni sono stati vittime di un attacco mortale. Nonostante non si conoscano ancora né il movente dei due crimini né i rapporti fra l’aggressore e le sue vittime né si sappia se l’uomo abbia agito lucidamente o meno, gli spazi online del comune di Beelitz sono già stati sommersi da commenti di utenti che collegano i due episodi. I commenti al relativo post ufficiale su Facebook sono stati chiusi, per limitare la diffusione eccessiva di messaggi d’odio.