Lindner apre a Merz: FDP pronta a sostenere la riforma dell’immigrazione

La CDU è ancora in testa ai sondaggi pre-elettorali tedeschi e il tema più caldo del dibattito è, senza dubbio, la politica di asilo. Il leader cristiano-democratico Friedrich Merz è attualmente al centro di una tempesta di polemiche e pressioni politiche per le sue recenti proposte di una riforma dell’immigrazione in Germania. Le misure avanzate da Merz, che includono controlli frontalieri permanenti, respingimenti dei richiedenti asilo e detenzione per coloro che devono lasciare il Paese, hanno suscitato reazioni veementi dal centro-sinistra e da buona parte dell’opinione pubblica. Ancora più accese sono state le reazioni alle sue dichiarazioni possibiliste, rispetto all’ipotesi di far passare la riforma anche con i voti di AfD.
Il Brandmauer vacilla sulla riforma dell’immigrazione?
La possibilità il partito di ultradestra possa sostenere le proposte di Merz ha sollevato preoccupazioni sulla tenuta del cosiddetto “Brandmauer”, la barriera che Merz promette di interporre fra il proprio partito e AfD, per non farne mai un alleato di governo e neppure di voto. Non a caso, nelle enormi manifestazioni contro l’estremismo di destra che si sono svolte in diverse città tedesche, lo slogan più ricorrente era “siamo noi il Brandmauer” e la richiesta più netta era quella di una presa di distanze dall’ultradestra identitaria.
A far aumentare la pressione per il candidato della CDU contribuiscono tutte le anime della destra. Da un lato il leader di AfD Tino Chrupalla, che ha commentato le bozze delle mozioni dell’Unione nelle quali si afferma che AfD non è un partner, ma un avversario politico – presumibilmente, specula Chrupalla – per impedire ai deputati dell’AfD di votare insieme alla CDU. “Se davvero volete il nostro sostegno, e il signor Merz l’ha detto chiaramente, sia da sinistra che da destra, allora dovreste davvero astenervi da queste diffamazioni in parlamento” ha dichiarato il leader del partito di ultradestra. Per contro, Merz sottolinea il fatto di non dipendere da AfD, poiché tutti i voti dei due partiti, comunque, non sarebbero sufficienti a far passare la riforma senza l’appoggio di almeno uno degli altri partiti.
Lindner tende la mano a Merz: FDP voterà la riforma anche con il supporto di AfD
Dall’altro lato, a far pressione su Merz ci pensa anche l’FDP, ex avversario, in quanto ex membro della coalizione uscente, ma considerato un “alleato naturale”. Il leader Christian Lindner, infatti, ha dichiarato di essere disposto ad approvare le proposte della CDU indipendentemente dal voto si AfD, sottolineando che le misure indicate dai cristiano-democratici potrebbero contribuire a una gestione più efficace dell’immigrazione.
Le proposte di Merz saranno oggetto di voto al Bundestag questa settimana, e il leader della CDU cerca il sostegno dei partiti dell’ex coalizione composta da SPD, Verdi ed FDP. L’esito del voto e le sue conseguenze sul futuro della politica di asilo in Germania rimangono al centro dell’attenzione nazionale e internazionale. SPD e Verdi si oppongono fermamente a questa riforma – che però rischia di essere riproposta e approvata con poche modifiche all’inizio della nuova legislatura, se la CDU riuscirà a formare un governo con una maggioranza solida. Robert Habeck, candidato dei Verdi alla cancelleria, accusa il leader della CDU di ricatto politico, esprimendo preoccupazione per il fatto che le proposte di Merz possano minare i diritti umani e i principi fondamentali su cui si basa la politica di asilo della Germania.

Il cancelliere Olaf Scholz, intanto, esprime dubbi sull’attendibilità della promessa di Merz di non collaborare con l’AfD dopo le elezioni, considerando l’apertura che si è manifestata già prima del voto. Merz, intanto, cerca di rassicurare gli elettori moderati, affermando che la CDU rimarrà fedele ai suoi principi democratici e non scenderà a compromessi con l’AfD, anche se questa dovesse votare la riforma proposta in materia di immigrazione.