Divieto di botti di Capodanno: il parlamento di Berlino vota contro

Il “divieto di botti” a Berlino proposto dai Verdi è stato respinto dalla maggioranza del parlamento cittadino durante la seduta di giovedì. La mozione, intitolata “Un Capodanno sicuro è possibile – proteggere le persone, gli animali e l’ambiente dalla follia annuale dei petardi”, era stata presentata in risposta ai disordini verificatisi durante la notte di Capodanno, che hanno provocato il ferimento di quasi 400 persone e danni materiali per milioni di euro.
Divieto di botti a Berlino, niente da fare. Contrari CDU, SPD e AFD
Nonostante il bilancio devastante degli eventi di Capodanno, CDU, SPD e AfD hanno deciso di bocciare la proposta dei Verdi, che mirava a proibire la vendita di prodotti pirotecnici ai privati per tutto l’anno e istituire zone off-limits per i petardi nella capitale tedesca. Il dibattito sui fuochi d’artificio e i disordini di Capodanno a Berlino ha sollevato questioni complesse riguardanti la sicurezza pubblica, l’integrazione sociale e le tensioni politiche nella capitale tedesca. Durante la seduta del parlamento berlinese, infatti, alcuni partiti hanno messo l’accento in particolare sulla presunta provenienza di chi ha esagerato con le detonazioni di capodanno.
Il cristiano-democratico Burkard Dregger, ad esempio, si è rivolto alla Linke e ai Verdi sostenendo che non si possa negare che tra i responsabili dei disordini vi sia un numero elevato di giovani con background migratorio, che non possono o non vogliono adattarsi alle “adattarsi alle “regole di base della nostra convivenza civile”. Sulla stessa linea si è espresso Ronald Gläser di AfD, affermando che i giovani prevalentemente arabi e turchi “non rispettano la legge e l’ordine, e che la segretezza sulla criminalità straniera è un veleno per il clima della città “si fanno beffe della legge e dell’ordine”.
Di parere opposto è stato Niklas Schrader della Linke, che si è fermamente opposto alla richiesta, avanzata dalla CDU a inizio 2023 e riproposta quest’anno da AfD, di rendere noti i nomi e i cognomi dei presunti autori di reati commessi a Capodanno. “Non c’è alcuna base per l’affermazione che la violenza e i fuochi d’artificio siano un problema dei migranti” ha rinadito Schrader, aggiungendo che i nomi di battesimo sono irrilevanti, così come il background migratorio. “Questo è un dibattito razzista” ha chiosato.
La senatrice degli Interni, Iris Spranger (SPD), ha contribuito alla discussione dichiarando che, anche se la maggioranza ha festeggiato pacificamente, la gestione dell’operazione è stata comunque una sfida. Si inoltre detta d’accordo con il sindaco in carica sul fatto che “la situazione in alcuni quartieri non può continuare”.