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Morti in Baviera: Alice Weidel chiede la fine della “barriera” contro AfD

L’attentato di Aschaffenburg ha innescato un acceso dibattito politico in Germania e la leader di AfD, Alice Weidel, ha lanciato un appello per porre fine a quelle che definisce “morti da Brandmauer”. Con il termine Brandmauer si indica la barriera che fa sì che nessun partito tedesco sia disposto ad allearsi con l’ultradestra di Alternativa per la Germania.

Attentato di Aschaffenburg: la leader di AfD chiede la fine della “barriera” contro il suo partito

Weidel ha utilizzato la piattaforma X per chiedere azioni immediate in seguito all’attentato, chiedendo il rimpatrio immediato del responsabile, un cittadino afghano, e invocando un voto del Bundestag sulla chiusura delle frontiere e sul respingimento dei migranti irregolari.

Ha inoltre esortato CDU e CSU (che governa in Baviera, dove è avvenuto l’attentato) a prendere una posizione chiara, sostenendo che fino a quando l’Unione si aggrapperà alla “barriera” conto AfD, facendo in questo modo da spalla a Verdi e SPD, continueranno a esserci “morti da Brandmauer”.

Nonostante l’appello di Weidel e nonostante il leader della CDU, Friedrich Merz, abbia annunciato la necessità di prendere provvedimenti dopo quanto accaduto ad Aschaffenburg, l’Unione ha finora sempre escluso categoricamente qualsiasi collaborazione con Alternativa per la Germania.

La deputata Serap Güler (CDU) ha inoltre sottolineato quanto sia inopportuno utilizzare la tragedia che si è verificata in Baviera per alimentare “fantasie di remigrazione“. Ha inoltre evidenziato che anche il bambino di due anni ucciso aveva un background migratorio. Il programma Tagesschau ha infatti riportato che era di origine marocchina.

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