“Quadrato, pratico, buono”: l’austerity di Wegner come il cioccolato Ritter
Il sindaco di Berlino, Kai Wegner, ha recentemente parlato dell’austerity che attende la capitale e della futura politica edilizia del governo d usando lo slogan del cioccolato Ritter Sport: “quadrato, pratico, buono”.
Il senso è che le aspettative di spesa pubblica dovranno essere ridotte all’essenziale. Nella convinzione, da parte del sindaco di governo, che il risultato sarà comunque soddisfacente.
Wegner parla dell’edilizia pubblica e usa lo slogan della Ritter: “Quadrato, pratico, buono”:
Dopo aver annunciato tagli per tre miliardi di euro nel 2025, Wegner ha preannunciato ulteriori misure di austerità anche per gli anni successivi, sottolineando con la dpa la necessità di cambiamenti strutturali a Berlino e approfittandone per lanciare una bordata a una parte dell’opposizione, “Non abbiamo bisogno delle chimere ideologiche dei Verdi come negli anni precedenti, chimere che di solito sono anche molto costose. Abbiamo bisogno di un ritorno alla moderazione” ha dichiarato Wegner.
Questo approccio si rifletterà anche sull’edilizia pubblica ed è proprio qui che Wegner ha rilanciato il concetto di “quadrato, pratico, buono”, citando le parole del Senatore per le Finanze e ribadendo la necessità di far coesistere la garanzia di standard comunque elevati con la necessità di stringere la cinghia. Ad esempio per quanto riguarda la costruzione di nuove piscine per permettere ai bambini di imparare a nuotare e alle società sportive di allenarsi.
“Affronteremo gli standard che sono più elevati di quelli degli altri Stati federali. Ad esempio, nella costruzione di scuole, asili nido, piscine e nella tutela dei monumenti storici” ha sottolineato, “ma non potremo finanziare nuove piscine con scivoli e piattaforme per i tuffi con i soldi dello Stato”. Il discorso vale anche per il potenziamento delle infrastrutture universitarie che eccedono la disponibilità del normale bilancio e per cui Wegner ipotizza soluzioni creative, come “modelli di finanziamento alternativi”.