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Espansione Tesla nel Brandeburgo, preoccupa l’impatto sulle acque sotterranee

Si continua a parlare di espansione dello stabilimento Tesla a Grünheide, vista come un potenziale pericolo dall’Associazione regionale per le acque pubbliche. Il pericolo denunciato è l’impatto che un’operazione di questo tipo potrebbe avere per le falde acquifere del Brandeburgo, già per molti aspetti compromesse.

L’espansione dello stabilimento brandeburghese è funzionale all’intento di Tesla di raddoppiare la capacità produttiva da 500.000 a un milione di auto elettriche all’anno. Attualmente, la fabbrica di Grünheide produce circa 250.000 veicoli all’anno e impiega per questo circa 11.000 persone. Per raddoppiare la produzione, è previsto anche un aumento del personale, che dovrebbe essere portato a un totale di 22.500 dipendenti. Torniamo però al problema idrico. In che modo questo espansione può rappresentare un problema?


Elon Musk

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Espansione Tesla: l’impatto sulle acque sotterranee

Partendo dalle mere misure, quando parliamo di questa espansione, parliamo di un milione di metri quadrati impermeabilizzati e di lavori di costruzione che interessano circa 963.000 metri quadrati. Secondo l’Associazione per le acque pubbliche di Strausberg-Erkner, un intervento di queste proporzioni non potrà che avere un impatto fortemente negativo sulla falda acquifera sottostante e sulla formazione di nuove acque sotterranee, con un impatto diretto sull’approvvigionamento di acqua potabile.

Tesla respinge le accuse al mittente. “Qualsiasi precipitazione che si verifichi nell’area suddetta sarà infiltrata nel sito e contribuirà alla ricarica delle acque sotterranee” ha replicato il produttore di auto elettriche statunitense, citando informazioni contenute nei documenti relativi alla richiesta di approvazione ambientale per l’espansione dello stabilimento. Anzi, Tesla ritiene che la situazione andrà addirittura a migliorare.

tesla gigafactory grünheide
Ralf Roletschek, CC BY-SA 1.0 FI <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/1.0/fi/deed.en>, via Wikimedia Commons

Secondo Tesla, infatti, la presenza di foreste di conifere, prima della costruzione della fabbrica, permetteva solo a una piccola percentuale di acqua piovana di infiltrarsi nel terreno. Ora, invece, tutta l’acqua piovana che cade sulle aree impermeabilizzate penetrerà nel terreno “e di conseguenza, la ricarica delle falde acquifere sarà potenziata”.

Gli ambientalisti e le associazioni per la protezione della natura, però, non mollano e ribadiscono che parte della fabbrica si trova in un’area di acque protette, mentre l’Associazione per le acque pubbliche sta preparando un’ulteriore relazione. Come finirà?

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