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Usano il memoriale di Buchenwald come pista per lo slittino. Aperta indagine contro ignoti

Il campo di concentramento di Buchenwald, nei pressi di Weimar, in Turingia, è oggi un memoriale. Come tutti i siti che hanno ospitato i campi di concentramento che facevano parte della macchina dell’orrore nazista, è stato convertito in un luogo destinato a preservare la memoria della tragedia che si è consumata, in Europa, nel XX secolo.

Lo scopo è – o dovrebbe essere – quello di onorare le vittime e apprendere dal passato, per evitare il ripetersi degli stessi insensati errori in futuro. Proprio per questo, in Germania e anche altrove, causano grave indignazione episodi di profanazione come quello che si è verificato fra domenica e lunedì, proprio a Buchenwald.

La polizia di Weimar cerca testimoni

Come si vede da una foto pubblicata su Twitter dalla fondazione che gestisce il memoriale, qualcuno ha utilizzato la piccola scarpata che si innalza ai lati della fossa comune, dove venivano gettati i cadaveri dei prigionieri massacrati, per scivolare con uno slittino. Le tracce sono chiaramente distinguibili nella neve che copre l’erba del memoriale.

Questo comportamento “non solo è vietato dalla decenza, ma anche dal regolamento del sito commemorativo”, ha dichiarato la polizia locale, che ha aperto un procedimento contro ignoti per la profanazione del memoriale. Le indagini sono attualmente in corso e le forze dell’ordine cercano testimoni che possano aiutare a identificare gli autori del gesto. Chiunque avesse informazioni in merito può contattare la polizia di Weimar al numero 03643-8820 o recarsi presso qualsiasi altra stazione di polizia.


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Il Memoriale di Buchenwald

Il Memoriale Nazionale di Buchenwald è stato inaugurato 50 anni fa, nel settembre 1958, in quella che all’epoca era la DDR, per ricordare le circa 280.000 persone che qui furono detenute e torturate, fra il 1937 e la fine della seconda guerra mondiale. Oltre 56.000 vittime furono uccise o morirono di fame, malattie o furono oggetto di folli esperimenti pseudo-scientifici.

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