Berlino Roma in treno? Potrebbe essere possibile dal 2025

Berlino Roma in Treno

Berlino Roma in treno, senza cambiare a Monaco? Questa è una delle ipotesi alla quale stanno lavorando congiuntamente Trenitalia e Deutsche Bahn. La tratta potrebbe passare per le Alpi e toccare il Trentino, passando per Verona e Bologna.

Questo e altri progetti si inseriscono nel quadro degli sforzi europei per intensificare il traffico ferroviario internazionale e aumentarne l’efficienza e la capillarità, con lo scopo di sostituire progressivamente il traffico aereo e automobilistico sulle lunghe tratte. Anche la domanda in tal senso è aumentata, in concomitanza con la maggiore attenzione all’impatto ambientale dei viaggi.

Fino agli anni 90 era possibile percorrere la tratta Berlino Roma in treno

In parte si tratta quasi di un ritorno al passato: prima che i collegamenti aerei diventassero sicuri, efficienti e relativamente economici, era normale spostarsi per l’Europa quasi esclusivamente in treno. Il treno notturno che collegava Berlino con Bolzano e Verona ha viaggiato per l’ultima volta nel 1999, dopo di che è diventato inevitabile il cambio a Monaco.

Per tornare a rendere la rete ferroviaria europea un punto di riferimento per gli spostamenti internazionali, tuttavia, sarà necessario superare numerosi ostacoli. “Il 31 gennaio la Commissione europea ha presentato dieci progetti pilota per migliorare i collegamenti ferroviari transfrontalieri” ha dichiarato alla Berliner Zeitung l’eurodeputato altoatesino Helmut Dorfmann. “Uno dei progetti selezionati riguarda le linee Roma-Monaco e Milano-Monaco”. In entrambi i casi si discuterebbe anche di una “possibile estensione fino a Berlino”.


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Collaborazione fra Trenitalia, Ferrovie Austriache e Deutsche Bahn: gli ostacoli da superare

Il progetto prevederebbe corse giornaliere gestite da Trenitalia, dalle Ferrovie Federali Austriache (ÖBB) e Deutsche Bahn, ognuna con il proprio personale ferroviario a partire dalla fine del 2025. Si ipotizza che le nuove tratte possano trasportare fino a 480.000 passeggeri all’anno.

treni notturni

Per arrivare all’obiettivo, tuttavia, sarà necessario prima di tutto accelerare le procedure di approvazione e autorizzazione dei diversi convogli nei singoli Paesi. Anche se i treni sono conformi alle specifiche tecniche per l’interoperabilità sulle diverse reti ferroviarie nazionali, infatti, le procedure di approvazione dei singoli Paesi contribuiscono comunque al complesso iter burocratico per la realizzazione del progetto. Non si tratta però solo di autorizzazioni e formalità: anche la capacità dell’infrastruttura ferroviaria deve essere ampliata e migliorata. Si tratta anche di armonizzare le procedure per l’assegnazione delle tracce ferroviarie transfrontaliere e rivedere le norme di sicurezza dei singoli Paesi, che spesso finiscono con l’incrementare i costi complessivi del trasporto.

Uno degli esempi di adattamento necessari riguarda un treno che per gli italiani è ormai un caposaldo del trasporto su rotaie: il Frecciarossa 1000, che potrebbe essere scelto per garantire i collegamenti accelerati fra Germania e Italia attraverso l’Austria. Secondo l’esperto di traffico ferroviario internazionale John Worth, “l’omologazione per l’Austria e la Germania non sarebbe particolarmente difficile” eppure, ribatte Hans Leister, consulente berlinese ed ex rappresentante della DB nel Brandeburgo, la tensione e la frequenza della rete ferroviaria tedesca differiscono dallo standard italiano. Questo vuol dire che i Frecciarossa, in Germania, godrebbero di una potenza inferiore e sarebbero in grado di raggiungere al massimo la velocità di 200 km/h. Non potrebbero competere quindi con i treni ICE sul territorio tedesco, per esempio sulla tratta Berlino-Monaco.

Per rendere possibili collegamenti efficienti, quindi, i diversi Paesi e le relative aziende ferroviarie dovranno raggiungere standard infrastrutturali condivisi che permettano ai convogli di circolare in modo regolare, garantendo tempi di percorrenza e costi che rendano i viaggi logisticamente ed economicamente vantaggiosi per i passeggeri.

Sono allo studio anche collegamenti notturni fra Italia e Germania, che però renderebbero necessario un’ampliamento dell’attuale offerta di cuccette e vagoni letto.

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