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La Chiesa Evangelica Tedesca si impone il limite di 100 km/h e sposa l’ambientalismo

Durante il suo più recente sinodo, tenutosi dal 4 al 9 novembre a Magdeburg, la chiesa evangelica tedesca (EKD) ha deciso di imporsi un limite di velocità massimo di 100 km/h (80 nelle strade secondarie).

Nello stesso contesto, ha anche deciso di rendere più attivo il supporto alla causa del cambiamento climatico e della protezione del pianeta.


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La Chiesa Evangelica Tedesca sposa la causa del clima e del limite di 100 km/h

Dal 4 al 9 novembre, a Magdeburgo, ha avuto luogo il sinodo annuale della Chiesa Evangelica Tedesca. Durante la conferenza, sono stati diversi i temi toccati e tra questi anche quello del limite di velocità sulle strade. In virtù di una responsabilità legata alla missione della Chiesa per la cura del creato, il sinodo ha infatti deciso di fissare un limite di velocità sulle autostrade, per tutti i viaggi in auto effettuati in ambito ecclesiastico, di 100 km/h al massimo. Il limite scenda a 80 nel caso di strade secondarie. “La decisione è stata presa dopo un acceso dibattito, al termine dei quattro giorni di deliberazioni” si legge sul sito dell’EKD.

Questa disposizione riecheggia quella degli ambientalisti, che da tempo sottolineano che un limite di 100 km/h sulle autostrade farebbe risparmiare circa 3,7 miliardi di litri di benzina e diesel all’anno. Anche il cambiamento climatico, d’altra parte, è entrato nelle discussioni del sinodo, che ha persino ospitato un’attivista per il clima e deciso di rendere più manifesto il supporto a chi considera prioritaria la tutela del pianeta.

Su Twitter, l’EKD ha infatti scritto di voler sostenere gli sforzi politici per un limite di velocità sulle strade tedesche a 120 km/h e la presidente Anna-Nicole Heinrich ha inoltre auspicato che le singole congregazioni evangeliche facciano rete con i movimenti per la difesa del clima, connettendosi con le loro articolazioni regionali.

Scettica è invece Annette Kurschus, presidente del Consiglio dei vescovi della Chiesa evangelica Tedesca, che ha messo in guardia rispetto all’adozione di un tono troppo “moralistico” che possa, di conseguenza, risultare controproducente per l’immagine stessa della Chiesa.

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