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Incriminato neonazista diciottenne di Potsdam: pianificava un attentato

È stato incriminato lunedì dalla procura del Brandeburgo un diciottenne di Potsdam in custodia cautelare da giugno con l’accusa di aver preparato un attentato di matrice neonazista con armi ed esplosivi. Il giovane è stato classificato come potenzialmente pericoloso e le accuse che gli vengono mosse ricadono all’interno degli ambiti regolati dalle leggi sul terrorismo, sulle armi e sugli esplosivi, oltre all’uso di simboli contrari alla costituzione.

Già nel 2021, quando era ancora minorenne, il ragazzo si sarebbe adoperato per acquisire le istruzioni, i materiali, le munizioni e i componenti chimici per realizzare un ordigno esplosivo e avrebbe anche effettuato alcune prove di detonazione. Inoltre avrebbe utilizzato i social media per cercare di reclutare altri giovani per una presunta “rivoluzione contro il sistema”. A luglio di quell’anno, le forze dell’ordine avevano perquisito la sua abitazione trovando sostanze chimiche sospette e memorabilia nazisti.

Il giovane neonazista era membro della chat “Totenwaffen

Il giovane era risultato anche membro di una chat su Telegram chiamata “Totenwaffen” (“Armi Letali”), attiva anche negli USA, che viene considerata collegata a singoli atti terroristici di matrice neonazista e accostata anche alla rete terroristica di destra “Atomwaffen Division. Alcuni membri della chat nella quale era attivo il giovane si fotografavano indossando simboli nazisti, toppe delle SS, ma anche elementi estetici non strettamente o esclusivamente collegati al neonazismo, ma molto popolari negli ambienti dell’estrema destra, come i passamontagna decorati da un teschio. Le persone fotografate comparivano anche nell’atto di brandire coltelli.


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La “Atomwaffen Division” è stata fondata negli Stati Uniti nel 2015, dove i suoi membri hanno commesso cinque omicidi a partire dal 2017. Nel frattempo il gruppo è stato fondato anche in Germania, dove è attivo dal 2018 e propaganda una “guerra razziale e civile” che prevede l’eliminazione, fra le altre, delle minoranze etniche e religiose.

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