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Il Palais Populaire: da residenza principesca a tempio dell’arte

La storia di Berlino è un affascinante intreccio di eventi che hanno plasmato non solo la città ma anche le sue architetture. Tra queste, il Palais Populaire emerge come un simbolo di resilienza e rinnovamento, un edificio che ha attraversato secoli di storia, mutando pelle e funzione, ma mantenendo sempre un ruolo centrale nella vita culturale della capitale tedesca.

Fin dalla sua costruzione agli inizi del XIX secolo, il palazzo che oggi conosciamo come Palais Populaire ha vissuto cambiamenti e trasformazioni: la sua evoluzione è un esempio di come l’architettura possa adattarsi e rispondere alle mutevoli esigenze della società.

Palais Populaire
Foto: © Mathias Schormann

Da residenza delle principesse prussiane ad avamposto artistico durante la guerra fredda, oggi il palazzo apre le sue porte come nuovo centro culturale polivalente della capitale tedesca. Vediamo quindi la sua storia travagliata e il suo nuovo ruolo di forum interdisciplinare per vivere arte e cultura.

Le origini: un palazzo per le principesse

Costruito su due edifici preesistenti tra il 1809 e il 1811 ad opera dell’architetto Heinrich Gentz, il palazzo affacciato sull’Unter den Linden divenne la nuova residenza delle figlie del re Federico Guglielmo III di Prussia, da cui derivò il nome Prinzessinnenpalais (Palazzo delle Principesse, poiché doveva ospitare appunto le piccole Charlotte, Alexandrine e Louise). I due edifici in questione erano stati costruiti nel 1740 dall’architetto Friedrich Wilhelm Diterichs, per conto delle principesse della dinastia degli Hohenzollern.

La facciata neoclassica, ispirata a un progetto mai realizzato del giovane Karl Friedrich Schinkel, denota l’importanza dell’edificio, che ospitò poi anche la moglie del re, Auguste von Harrach, dopo la morte di quest’ultimo.

Il palazzo divenne così la sontuosa cornice per le serate di gala della nobiltà prussiana, immortalate anche in famosi dipinti dell’epoca. I fasti principeschi e la vita mondana documentati nel dipinto “Parade auf dem Opernplatz” di Franz Krüger sono destinati però a svanire di lì a poco. La tela di Krüger, infatti, cattura un momento di splendore e di vita sociale che presto sarebbe stato travolto dagli eventi storici.

Dalle collezioni d’arte al caffè dell’opera

Con la caduta dell’impero tedesco nel 1918 il palazzo passò allo Stato prussiano, che vi insediò temporaneamente il “Museo Schinkel” con dipinti e disegni dell’architetto. Questa parentesi culturale si chiuse però già nel 1933, quando il palazzo iniziò a subire le prime di una serie di trasformazioni che ne avrebbero cambiato il volto e la funzione.

Durante la Seconda Guerra Mondiale il palazzo fu distrutto dai bombardamenti. Ricostruito negli anni ‘50 da Richard Paulick con criteri moderni, ospitò per tre decenni uno dei luoghi di ritrovo più amati di Berlino Est: l’Opera Café. Questo luogo divenne un simbolo di rinascita e di vita culturale in una città divisa dal muro e dalle tensioni politiche.

Con la riunificazione, il palazzo passò alla Treuhand e il caffè fu ribattezzato Opernpalais, con arredi rococò che cercavano di evocare il passato aristocratico. Chiuso nel 2012, il palazzo fu acquistato dalla Deutsche Bank per una completa ristrutturazione. Questo passaggio segnò l’inizio di una nuova era per l’edificio, che si preparava a diventare un punto di riferimento per la cultura contemporanea.

Una nuova vita culturale: nasce il Palais Populaire

Dal 2017 gli architetti dello studio Kuehn Malvezzi hanno ridisegnato gli interni del palazzo, ora rinominato Palais Populaire. Dietro la facciata barocca, le tecnologie d’avanguardia dialogano con l’architettura contemporanea degli spazi espositivi e performativi. Questa fusione tra antico e moderno è un chiaro segnale della volontà di creare un ponte tra diverse epoche e stili, rendendo il palazzo un luogo unico nel suo genere. Accanto alle esposizioni temporanee, il PalaisPopulaire sviluppa anche progetti speciali come il programma “Artista dell’Anno”, che ogni 12 mesi presenta un nuovo astro nascente del panorama artistico tedesco.

 Palais Populaire
Il caffè del Palais Populaire Foto: © Andreas Bohlender

Il programma culturale spazia dalle mostre d’arte della collezione Deutsche Bank alle presentazioni di artisti emergenti, passando per concerti, spettacoli, workshop ed eventi speciali. L’obiettivo è quello di portare un pubblico eterogeneo a contatto con linguaggi artistici diversi, creando un dialogo aperto e inclusivo tra le varie forme di espressione.

Anche il piano terra ospita di nuovo un caffè con giardino, collegandosi idealmente alle tradizioni precedenti pur in una cornice radicalmente rinnovata. Questo spazio, aperto a tutti, si propone come un luogo di incontro e di scambio, dove l’arte e la cultura possono essere vissute quotidianamente, un contenitore in costante evoluzione, che ha attraversato da protagonista la storia recente di Berlino. 

L’ingresso è gratuito.

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