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Sostanze tossiche nell’acqua dell’Oder. Migliaia di pesci morti nel Brandeburgo

Una improvvisa moria di pesci nel fiume Oder ha messo in allarme le autorità locali della zona di Francoforte sull’Oder e, a seguire, del Brandeburgo, nello specifico dei distretti di Oder-Spree, Märkisch-Oderland, Barnim e Uckermark. La causa, secondo le prime analisi effettuate, potrebbe essere una elevata concentrazione di sostanze tossiche nell’acqua dell’Oder, motivo per cui, al momento, è vietato bagnarsi nel fiume, bere o toccare l’acqua, utilizzarla per irrigare o farvi bere gli animali, pescare o mangiare pesci pescati nel fiume.

L’Ufficio di Stato per l’Ambiente ha riferito che i campioni provenienti dalla stazione di misurazione automatica di Francoforte sull’Oder sono stati portati martedì al Laboratorio di Stato di Berlino-Brandeburgo per un’analisi urgente, volta a determinare esattamente quali sostanze siano coinvolte e in quale concentrazione siano presenti nell’Oder e nei suoi affluenti.

Alte concentrazioni di mercurio nell’acqua. Il problema si era presentato sul corso polacco dell’Oder già a luglio

In serata, RBB ha riferito che i dipendenti del laboratorio statale avevano trovato alti livelli di mercurio nei campioni d’acqua. I valori erano così alti che il risultato del test non poteva essere presentato e il test doveva essere ripetuto. I primi risultati delle analisi di giovedì avrebbero mostrato che una importante ondata di sostanze organiche ha attraversato Francoforte sull’Oder ed è poi proseguita a valle, arrivando fino a Schwedt. Gli effetti sull’ecosistema indicherebbero la presenza di sostanze chimiche di sintesi, molto probabilmente con effetti tossici anche per i vertebrati. Secondo il ministero, i primi risultati dell’analisi delle sostanze organiche in tracce sono attesi per venerdì.

All’origine di questo fenomeno potrebbe esserci un’incidente avvenuto in Polonia nel mese di luglio. Il fatto che l’indagine stia richiedendo così tanto tempo e che le comunicazioni siano arrivate in Brandeburgo solo quando il pericolo era già noto altrove, sarebbe dovuto alla mancanza di comunicazione fra le autorità polacche e quelle tedesche. Secondo i media polacchi, i pescatori locali avevano già trovato migliaia pesci morti sulla riva alla fine dello scorso mese. Fra le regioni coinvolte ci sarebbero la Bassa Slesia e la regione di Lubuskie, più a nord.

Proprio in Bassa Slesia sono state effettuate le prime rilevazioni e, all’inizio di agosto, l’autorità idrica di Breslavia ha annunciato che l’elevato contenuto di ossigeno nell’acqua faceva supporre la presenza di una sostanza con forti proprietà ossidanti. Inoltre, in due punti è stata rilevata la presenza di mesitilene, una sostanza tossica.

Le autorità tedesche criticano quelle polacche: “non ci hanno informato delle sostanze tossiche nell’acqua”

Le autorità tedesche locali criticano sia l’operato delle controparti polacche che quello del governo federale. Secondo il sindaco di Francoforte René Wilke (Die Linke). Non solo non ci sono state comunicazioni dalla Polonia, ma il governo federale e il Land del Brandeburgo non sono intervenuti tempestivamente nella risoluzione dei problemi, lasciando, per esempio, la città di Francoforte a gestire interamente la rimozione delle migliaia di pesci morti. Inoltre, il ministro dell’Ambiente del Brandeburgo Axel Vogel (Verdi) ha criticato le autorità responsabili in Polonia. In un’intervista a Radioeins ha dichiarato che le autorità tedesche sanno solo “da terzi e dai media che c’è stato un grande sversamento di solventi e sostanze tossiche nell’acqua, che potrebbero essere in parte responsabili della moria di pesci”. Inoltre, ha proseguito, i canali di segnalazione concordati non sono stati seguiti e per questo non abbiamo molte informazioni che avremmo dovuto avere”.


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Giovedì, l’Agenzia polacca per la protezione dell’ambiente ha dichiarato che il rilascio di sostanze tossiche nell’acqua è da ricondursi all’inquinamento industriale del fiume Oder, stando a quanto dichiarato dalla vice presidentessa, Magda Gosk, sta cercando di individuare le potenziali fonti monitorando la zona con droni e indagando sul tipo di sostanza e sul luogo di sversamento.

Lars Dettmann, direttore dell’Associazione della pesca di Brandeburgo/Berlino, critica la mancanza di comunicazione fra i due Paesi, ma spera che il fenomeno sia di breve durata. Nel lungo termine, ha spiegato, le sostanze tossiche vengono espulse dai fiumi grazie alla corrente. Questa speranza è supportata anche da rapporti provenienti dalla Polonia, che sostengono che i valori dell’acqua nella Bassa Slesia (quindi più a monte rispetto al Brandeburgo) siano tornati normali.

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