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Vaiolo delle scimmie in Germania: quattro casi, tre a Berlino

Il vaiolo delle scimmie riguarda ormai anche la Germania. Domenica risultavano quattro casi registrati, tre a Berlino e uno a Monaco. Naturalmente sono in corso ulteriori indagini, mentre le autorità cercano di ricostruire i contatti dei contagiati.

“A causa dei molteplici contatti delle persone attualmente infette, si prevedono ulteriori casi in Europa e anche in Germania” si legge in un rapporto del comitato sanitario del Bundestag.


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La Baviera vuole ordinare il vaccino, il ministero federale sta ancora decidendo se sia il caso

Al momento, i casi totali di vaiolo delle scimmie sono, nel mondo, circa 100. Non sono previste ancora, in Germania, misure specifiche, ma il Robert Koch Institut si sta attivando e le autorità sanitarie sarebbero già in grado di disporre isolamento e quarantena, ove necessari. Sempre secondo il RKI, il vaiolo delle scimmie sarebbe una cosiddetta “malattia riemergente”, cioè debellata in passato e tornata a diffondersi.

Intanto la Baviera pensa a un vaccino. Il ministro della sanità Klaus Holetschek (CSU) ha dichiarato alla Bild che è importante ordinare il vaccino “già adesso” e che intende seguire l’esempio della Gran Bretagna, nell’adozione di misure precauzionali contro questa malattia.

A livello federale, invece, il Paese non ha ancora deciso. Secondo un rapporto del Ministero Federale della Sanità (BMG), il governo starebbe infatti ancora cercando di capire se la vaccinazione antivaiolosa sia raccomandabile per i gruppi a rischio. Sono decisioni delicate e ancora la situazione è tutta da studiare.

Informazioni sul virus e sui suoi effetti

Quanto alle informazioni generali sul vaiolo delle scimmie, al momento sappiamo che il periodo di incubazione è di una o due settimane e i sintomi successivi sono febbre ed eruzioni cutanee su viso, mani, piedi e nelle mucose della bocca. Le pustole possono dare prurito e dolore, ma il decorso potrebbe anche essere lievissimo. I sintomi durano da 2 a 4 settimane. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (che dà qui tutte le informazioni sulla malattia), il vaiolo delle scimmie non è grave come il vaiolo vero e proprio, ma è una malattia che può avere comunque anche effetti molto seri. Negli ultimi tempi, il tasso di mortalità dei casi si aggira intorno al 3-6%. Particolarmente a rischio sono soprattutto i bambini, le donne incinte e le persone con problemi immunitari.

Il vaiolo delle scimmie si trasmette all’uomo attraverso il contatto ravvicinato con una persona o un animale infetto o con materiale contaminato dal virus, come ad esempio le lenzuola. Si trasmette da una persona all’altra attraverso il contatto ravvicinato con lesioni, fluidi corporei e droplets (le classiche “goccioline di saliva”).

I primi casi in Europa, i due tipi di virus

I primi casi nel nostro continente si sono verificati in Inghilterra, dove il virus sarebbe arrivato dalla Nigeria. Altre persone colpite sono state segnalate in Spagna, Portogallo, Italia e Francia, oltre che in Nord America, America Latina e Australia.

Esistono inoltre due tipi di virus: quello dell’Africa occidentale e quello del bacino del Congo. Il secondo è associato a un tasso di mortalità più alto, ma fortunatamente i recenti casi rilevati in Gran Bretagna sono dovuti al primo.

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