Potere al popolo: a Lichtenberg il bilancio lo fanno i cittadini

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Tuchollaplatz a Lichtenberg

Come investire i soldi comunali? A Lichtenberg, distretto dell’ex Berlino Est, sono i 250mila residenti a deciderlo. Direttamente, senza pressioni né limitazioni. Semplicemente, proponendo e votando a maggioranza. Un’iniziativa, quella del “bilancio partecipativo” (bürgerhaushalt), che il borgomastro locale, Andreas Geisel della SPD, sta realizzando a Berlino seguendo i modelli in Corea e in Brasile.

Certo, solo una parte dei 670 milioni totali viene rimessa in mano ai cittadini. Ma non si tratta di pochi spiccioli: trenta milioni di euro è la cifra che i residenti possono decidere se utilizzare per biblioteche, impianti sportivi, case di riposo, centri giovanili, iniziative ambientali e culturali.

“Naturalmente, un modello di questo tipo non è semplice da gestire”, spiega Geisel alla Berliner Zeitung. “In cambio, però, permette di raccogliere idee e consigli da tutti gli abitanti. In un periodo di grande apatia politica e bassa affluenza alle urne, questa apertura è importante”. Nel 2012, sono state 10mila le proposte raccolte dal portale comunale.

Ma a Lichtenberg il bilancio partecipativo non è una novità. Esperimenti in questo senso vengono fatti sin dal 2005, anche durante il mandato del predecessore di Geisel, Christina Emmrich. Negli ultimi anni, il modello si è rafforzato, rendendo Lichtenberg una realtà d’avanguardia a livello mondiale.

L’antesignana del modello è la brasiliana Porto Alegre, che pratica forme di compartecipazione economica dei cittadini fin dal 1980. Negli ultimi anni, è stata la Corea del Sud ad implementare un modello simile in alcune delle amministrazioni comunali del paese. La prima città in Germania fu invece Mönchweiler, nel 1998.

Per proporre, votare e vedere i suggerimenti già lanciati, il comune ha lanciato un portale apposito: Bürgerhaushalt Lichtenberg.