La sorella di Johnny K. riceve il “Premio Bambi”

“Non credo di meritarlo”: con queste semplici parole, Tina K., sorella del ragazzo di origine vietnamita ucciso a calci lo scorso 14 ottobre ad Alexanderplatz, nel cuore di Berlino, ha conquistato giuria e pubblico. La ragazza, 28 anni, si trovava a Düsseldorf, dove ha ricevuto l’importante “Premio Bambi”, dedicato a chi lotta contro la violenza.

Tina, nelle settimane successive all’assassinio, si era esposta in prima persona persona contro l’aggressione subita dal fratello Johnny: lo aveva fatto, però, utilizzando termini di fratellanza e riconciliazione. L’ultima apparizione pubblica risaliva a mercoledì scorso, quando nella Marienkirche di Mitte – a pochi passi dal luogo del delitto – la ragazza aveva detto: “Sono molto arrabbiata, ma non serbo rancore. Violenza e prepotenza sono sbagliate. Bisogna amare gli altri”.

“Sono solo una ragazza normale, che si è trovata in una situazione anormale“, ha spiegato ieri davanti alle telecamere della ZDF, che hanno trasmesso l’evento in diretta televisiva. Elogi sono arrivati anche da Thomas Heilmann, senatore alla Giustizia a Berlino: “Tina è una di quelle persone che fanno bene alla nostra società“, ha detto.

Un altro premio Bambi è stato assegnato ad un berlinese. Si tratta del rabbino Daniel Altun, aggredito in strada da quattro giovani lo scorso settembre a causa della sua fede religiosa. L’uomo, che ha detto di aver perdonato i suoi aggressori, ha ricevuto il premio per il suo impegno per l’integrazione.

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