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Berlino, parole xenofobe alla famiglia siriana. Il deputato Koçak: “Abbiamo un problema di nazismo nella polizia”

Nei giorni scorsi abbiamo parlato del caso di un agente che, durante un’operazione di polizia a Berlino, ha apostrofato una coppia di siriani con parole che indicherebbero xenofobia. A causa di questo episodio, il deputato della Linke Ferat Koçak ha dichiarato: “Abbiamo un problema di nazismo nella polizia”.

Oggi, lunedì 19 settembre, la commissione interni del parlamento di Berlino discuterà del caso, mentre la senatrice cittadina agli interni, Iris Spranger, ha dichiarato ieri al Tagesspiegel di essere in contatto con Barbara Slovik, capo delle forze dell’ordine cittadine. “La polizia deve e vuole fare piena luce su questo” ha commentato Spranger.


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“Questo è il mio Paese e tu sei un ospite”: l’episodio del 9 settembre

I fatti risalgono al 9 settembre, quando alcuni agenti si sono presentati a casa di una famiglia siriana, nel distretto di Lichtenberg, disponendo l’arresto del padre, un trentenne, per una multa non pagata in seguito a più viaggi senza biglietto. Non si sa come sia avvenuta l’escalation, ma un video registrato in segreto dalla famiglia mostra l’uomo seduto sul letto, in manette, mentre la moglie interagisce con toni vivaci con uno dei poliziotti. A un certo punto del video, la donna dice al poliziotto “questa è casa mia” e lui risponde “e questo è il mio Paese e tu sei un ospite” e subito dopo le intima di chiudere la bocca e non toccarlo più, se non vuole essere arrestata. Si sente anche piangere un bambino (la coppia ha tre figli).

Alla fine il trentenne ha pagato una multa di 750 euro in contanti ed è rimasto nel suo appartamento.

La famiglia siriana interviene in una conferenza stampa della Linke

La famiglia siriana ha dichiarato di aspettarsi che l’agente sia punito, “nel migliore dei casi con una sospensione dal servizio”. I due genitori hanno comunicato la loro posizione sabato, con l’aiuto di un interprete, nell’ambito di una conferenza stampa organizzata dalla Linke. Proprio un deputato del partito, Ferat Koçak, aveva pubblicato su Twitter un estratto di 5 minuti del video. La versione integrale dura 30 minuti. In conferenza stampa la coppia ha dichiarato di non aver voluto mostrare l’intero girato, ma non ha spiegato perché. Ha inoltre aggiunto che, durante l’operazione, gli agenti di polizia non avrebbero mostrato alcuna considerazione per i tre bambini, che apparivano scioccati e non capivano perché la polizia fosse così aggressiva.

Il deputato della Linke Ferat Koçak: “Abbiamo un problema di nazismo nella polizia”

Koçak ha fatto dichiarazioni destinate a risuonare, a proposito dell’episodio. ”Non abbiamo solo un problema di razzismo, nella polizia, abbiamo un problema di nazismo” ha infatti affermato il deputato della Linke, mentre il collega Niklas Schrader ha aggiunto che quanto accaduto dimostrerebbe l’esistenza di un “razzismo strutturale” nella polizia, sottolineando come nel video sia chiaro come gli agenti considerino normali le loro considerazioni e non temano conseguenze.

Intanto il poliziotto, che secondo il Tagesspiegel già in passato avrebbe subito sanzioni disciplinari, è stato trasferito in ufficio. La polizia ha dichiarato che “Seguiranno ulteriori conseguenze ai sensi della legge sul pubblico impiego”. Sono comunque in corso anche indagini di ambito penale. Anche gli agenti avrebbero sporto denuncia verso la coppia, per resistenza e altre accuse. Su consiglio dell’avvocato e vista la sussistenza di indagini in corso, la coppia ha scelto di non rispondere ad altre domande, inclusa quella relativa al fatto che la donna abbia o meno toccato l’agente o come si sia arrivati all’escalation.

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