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Gassi all‘Hotel Esplanade, grande protagonista della vita berlinese!

Di Merlin, Elena e Paolo Brasioli. Disegni di Paolo Brasioli

L’Hotel Esplanade è stato, ma possiamo dire che è ancora, almeno in una piccola parte superstite, un hotel di lusso con ben 400 camere, fascinose sale, ampi foyer, ricercati ristoranti e bar, incantevoli cortili e monumentali scale. Che un tempo sorgeva nella vitale zona tra il Tiergarten e Potsdamer Platz – dove ancora si trova, anche se non nello stesso luogo.

35 anni di storia

Durante la sua storia davvero movimentata, in appena 35 anni, è passato dall’essere uno dei luoghi più rinomati e celebrati della capitale tedesca al ritrovarsi una rovina distrutta dai bombardamenti, per identificarsi successivamente come un relitto nelle terre desolate e paludose accanto al muro di Berlino, vicino al desolato triangolo di Lenné, per poi ripalesarsi come frammento di una gloria passata, preziosamente incastonato, anche grazie ad una traslazione fisica, nel moderno complesso del Sony Center. Da qui ancora oggi ci racconta la sua storia! Davvero incredibile…Prima!

Hotel Esplanade 2
Di Paolo Brasioli

La costruzione dell’Hotel Esplanade

L’hotel fu costruito tra il 1907 e il 1908 dal Fürstengruppe (Hohenlohe, Fürstenberg und Henckel von Donnersmarck) secondo i piani del noto architetto Otto Rehnig (1864-1925), che nella sua carriera progettò ben altri 12 hotel, (tra i quali il lussuosissimo e grandissimo Hotel Excelsior di fronte alla Anhalter bahnhof), oltre a 22 edifici di fabbriche, industrie, uffici ed edifici commerciali, 15 ville, (tra le quali l’elegante Villa Von Kleist in Potsdam), edifici residenziali e amministrativi, vari teatri, l’ospedale di Berlino-Weißensee, oltre a piani urbanistici e partecipò a molti concorsi tra i quali quello, non realizzato, per la chiesa protestante di San Luca a Chemnitz!

Quando fu inaugurata, nel 1908 la costruzione, che costò tantissimo, attirò da subito l’attenzione del più raffinato e ricco pubblico che ne divenne affezionato assiduo ospite. Lo stile architettonico, con la sua facciata in arenaria riccamente ornata, era quello della Belle Epoque. Con molti riferimenti classici e il sontuoso design interno, incorporava elementi dell’elegante neobarocco e del neorococò. L’hotel ospitava numerose magnifiche sale. Tra queste c’era la Kaisersaal (la sala dell’imperatore). Fu proprio qui che il Kaiser Guglielmo II (1859-1941), l’ultimo imperatore e Re di Prussia, tenne un’esclusiva serata di cui si favoleggiò a lungo nei ricordi e nelle testimonianze. Uno degli aspetti più celebrati dell’hotel era il giardino interno, nel cortile, di ben 1600 metri quadrati, progettato specificatamente dall’architetto Willi Wendt (1854-1930) specializzato in questo tema affrontato anche per gli altri famosi hotel Bristol e Savoy. Questo luogo incantato, divenne teatro di famosi e raffinati pomeriggi da tè e balli, che venivano anche regolarmente trasmessi alla radio come eventi della vita spensierata ed elegante di quegli anni! Personaggi come Charlie Chaplin, Greta Garbo e tanti altri hanno vissuto qui tali coinvolgenti esperienze.

La distruzione durante la guerra

Ma ecco che, nel freddo inverno dell’ultimo anno di guerra, gran parte dell’Esplanade fu colpito, distrutto, sfondato, incendiato, sconvolto, dai bombardamenti che colpirono duramente il fiorente centro di Potsdamer Platz e dintorni. Le sezioni che sono riuscite a sopravvivere, quasi relativamente illese, erano la Kaisersaal e la sala per la colazione, così come la tromba delle scale e le stanze di lavanderia.

Dopo la guerra furono restaurati e insieme facevano parte dell’originale “Esplanade Hall Building”. Il soffitto di una sala fu restaurato e una delle altre sale, la Silver Hall, è stata ridisegnata con le sue pareti e il soffitto decorati con argento e pilastri adornati con figure e motivi astratti. E così, in mezzo a quella che allora era una natura selvaggia, abbandonata e malinconica, l’Esplanade rianimato seppe divenire ancora una volta un luogo di vivace vita pubblica.

La rinascita, il muro, il cinema

Durante gli anni ’50 fu usato in varie occasioni come ristorante e per balli eleganti e di carnevale, e poi anche per sfilate di moda. Quasi un luogo dove manifestare la voglia dei berlinesi di rinascita, paradossalmente, in modo quasi metafisico trovandosi di fatto in mezzo al nulla!

Poi, nel 1961 il famoso ed inaspettato muro di Berlino fu eretto davvero a brevissima distanza e, la musica cambiò, e conseguentemente il vivace programma dei festeggiamenti fu prontamente ridotto.


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Tuttavia, anche se ora era isolato ai margini rispetto il resto della città, era, con il permesso della polizia, ancora accessibile. Allora iniziò una terza vita come privilegiato set popolare per film e programmi televisivi. L’interno infatti può essere visto in tanti film internazionali come “Cabaret” (del 1972) di Bob Fosse con Liza Minnelli e “Il cielo sopra Berlino” (del 1987) di Wim Wenders con gli indimenticabili Bruno Ganz e Peter Falk!

L’hotel… si sposta!

Dopo la caduta del muro nel 1989, la restante parte superstite dell’hotel è stata salvaguardata come monumento storico. Tuttavia, quando l’energico programma di riedificazione moderna di Potsdamer Platz era in corso e venivano elaborati i primi piani per il nuovo immenso Sony Center, realizzato su progetto dell’architetto Helmut Jahn (1940-2021), questo elemento non era stato preso in considerazione. La Kaisersaal si trovava “proprio in mezzo” e l’hotel era stato quindi destinato alla demolizione. Ma ecco che invece nel 1993 fu sviluppato un piano lungimirante per salvarlo. E questo mediante lo spostamento della Kaisersaal di ben 75 metri e la sua integrazione nel complesso stesso. Ciò è stato effettuato nel marzo 1996 con enormi energie, anche economicamente parlando. La sala della colazione, ad esempio, è stata smantellata in svariati pezzi e poi rimessa insieme per essere nuovamente utilizzata e vissuta.

Hotel Esplanade 2
Di Paolo Brasioli

Uno sguardo nel passato

Questa attenzione alla conservazione, estesa anche al brano della facciata presente su Bellevue Straße, che risulta amorevolmente protetto e custodito dalla moderna ed ardita controfacciata in vetro, ci permette oggi almeno di intuire quello che fu, tra sfarzo e mondanità, la scena della vita berlinese dei ruggenti anni prima del conflitto. Quindi, nel cuore ed alla base della nuova bellissima architettura, è rispettosamente ed intelligentemente conservato un segno del passato! E così oggi è possibile, passeggiando per la città, ritrovarsi sorprendentemente e all’improvviso all’interno della sala con il camino, affacciata com’è all’ingresso della piazza coperta, quasi come in un avvincente e onirico gioco itinerante senza tempo e senza pareti!

Quindi davvero la salvaguardia, seppur di una piccola porzione dell’epico Hotel Esplanade ci dà modo di perpetuarne la memoria, di viverlo, di parlarne ancora oggi e di farne soprattutto un’emozionante Ziel für unsere Gassi! Tschüss!

L’autore: Architetto Paolo Brasioli – Quattro | architectura

Provenendo da una famiglia di artisti veneti, Paolo Brasioli è stato influenzato presto dal ricco patrimonio culturale e artistico italiano. Fondamentale è stata l’influenza di suo padre, Alfredo Brasioli, rinomato fumettista, illustratore e grafico italiano.

Il suo lavoro fino ad oggi si è concentrato sulla costruzione di hotel di alta qualità e sull’interior design per abitazioni, hotel e strutture di gastronomia e benessere, così come sulla creazione di mobili, lampade, accessori e arte.

Ha lavorato con rinomate compagnie e gruppi alberghieri come Best Western, Crowne Plaza, Falkensteiner, Hilton, Hyatt, Le Meridien, Leonardo Hotels, Marriott, NH Hotels, Rocco Forte Hotels e Sheraton. Molte delle sue creazioni sono state esposte in rinomate fiere d’arte e di design.

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