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Vittoria per Chloé Lopes Gomes, la ballerina che ha denunciato lo Staatsballet di Berlino per razzismo

La ballerina Chloé Lopes Gomes, che aveva fatto causa allo Staatsballett di Berlino per discriminazione razziale, ha ottenuto un indennizzo di 16.000 Euro e il rinnovo del contratto per un altro anno, fino alla fine della stagione teatrale 2021/2022. Lo Staatsballet ha scelto di patteggiare, giungendo a un accordo direttamente con la ballerina prima di arrivare in tribunale.


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Otto mesi fa Chloé Lopes Gomes, una ballerina francese di 29 anni, aveva fatto causa alla compagnia quando il suo contratto non era stato rinnovato dopo una serie di episodi che Gomes aveva identificato come discriminatori. Nello specifico, un’insegnante si era rifiutata di darle il velo bianco che le altre ballerine avevano ricevuto per uno spettacolo, sostenendo che non potesse indossarlo essendo nera. Inoltre, in occasione di una rappresentazione del Lago dei Cigni, le sarebbe stato chiesto dalla stessa insegnante di schiarirsi la pelle con il trucco, per non distinguersi troppo dalle altre ballerine della compagnia.

La direzione dello Staatsballet, che non aveva mai impiegato una ballerina nera prima di Chloé Lopes Gomes, ha dichiarato di prendere molto sul serio le accuse di razzismo e ha avviato un’indagine interna, oltre a organizzare, nel mese di gennaio, dei workshop per il personale, allo scopo di stimolare una maggiore consapevolezza sui temi della diversità e dell’inclusione.

Lopes Gomes ha espresso su Instagram il proprio sollievo per il raggiunto accordo e ha ricevuto moltissimi attestati di solidarietà. Si tratta di un piccolo successo personale, ha detto, ma di un grande passo in avanti per il mondo del balletto. “Anche se avevo paura delle conseguenze” ha dichiarato “ho capito che parlare era la cosa giusta da fare. Incoraggio tutti a rompere il silenzio”.

Chloé Lopes Gomes fa parte dello Staatsballet di Berlino dal 2018 e prima di allora aveva lavorato per l’Opéra di Nizza e per il Béjart Ballet di Losanna.

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