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Niente certificato per i primi giorni di malattia? Si riapre il dibattito in Germania

In Germania, quando ci si assenta per malattia dal lavoro, non è automaticamente necessario né obbligatorio per i primi tre giorni, ma solo dal quarto in poi. Tuttavia, al momento, i datori di lavoro hanno il diritto di richiederlo, se lo ritengono necessario. Su questo tema si è espresso Andreas Gassen, presidente dell’Associazione federale dei medici tedeschi convenzionati, che ha proposto di modificare questa regola, dando maggiore fiducia ai lavoratori e abolendo completamente la possibilità per i datori di lavoro di richiedere un certificato medico per i primi giorni di assenza. Non solo: propone anche di estendere il periodo senza obbligo di certificazione fino a quattro, addirittura cinque giorni.

La dichiarazione rilasciata al RedaktionsNetzwerk Deutschland ha acceso immediatamente il confronto politico su questo tema, considerando che la coalizione di governo sembra intenzionata a muoversi nella direzione opposta.

Alleggerire il carico sul sistema sanitario

Dietro questa proposta ci sono dati che meritano attenzione. Secondo Gassen, il sistema sanitario tedesco produce annualmente circa 116 milioni di certificati di malattia. Un terzo di questi documenti – parliamo di decine di milioni – copre periodi massimi di tre giorni. Visite mediche che Gassen definisce “non strettamente necessarie”.

Le stime economiche non sono da poco. Se questi certificati brevi non dovessero più essere rilasciati, il risparmio potrebbe raggiungere 1,4 milioni di ore di lavoro per il sistema sanitario, quantificabili in circa 100 milioni di euro. Risorse che potrebbero essere redistribuite altrove, in un momento in cui la pressione sulle strutture sanitarie in Germania è particolarmente elevata.

La proposta include anche i giorni di assenza dal lavoro dovuti alla malattia dei figli. Attualmente, quando un bambino si ammala, serve il certificato medico già dal primo giorno perché il genitore possa assentarsi dal lavoro. Gassen vuole modificare anche questo aspetto, alleggerendo l’obbligo in caso di malesseri di breve durata.

I datori di lavoro bocciano l’idea

Non si è fatta attendere la risposta del fronte imprenditoriale. Steffen Kampeter, direttore generale della BDA (l’associazione dei datori di lavoro tedeschi), ha bocciato senza mezzi termini l’idea. E, d’altra parte, il governo composto da CDU ed SPD ha inserito nel contratto di coalizione un accordo che va esattamente nella direzione opposta. Il testo prevede modifiche alle norme sulla certificazione telefonica dei giorni di malattia – attualmente possibile per un massimo di cinque giorni di calendario in caso di patologie lievi. Lo scopo sarebbe quello di prevenire abusi in futuro.

SPD: più fiducia ai lavoratori e veto sui giorni di malattia non pagati

Anche all’interno del governo, però, le posizioni su questo tema sono diverse. Fra le fila dell’SPD, per esempio, c’è chi suggerisce di dare più fiducia ai lavoratori. Christos Pantazis, portavoce per la politica sanitaria del gruppo parlamentare SPD al Bundestag, ha dichiarato al quotidiano Tagesspiegel, di guardare con favore alla possibilità del risparmio considerevole per il sistema sanitario nazionale che una riduzione delle visite mediche non necessarie comporterebbe.

L’SPD però traccia una linea rossa. Pantazis ha specificato la contrarietà assoluta dell’SPD a qualsiasi riforma che preveda decurtazioni dello stipendio per i primi giorni di malattia. La questione era infatti emersa nei mesi scorsi come possibile incentivo a ridurre certificati di malattia considerati “discutibili”.

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