Dresda, estremista di destra accusato di aver falsificato 282 schede elettorali

Un uomo di 45 anni, presumibilmente un’estremista di destra, è stato accusato dalla Procura Generale di Dresda di aver falsificato quasi 300 schede elettorali, di aver tentato di incendiare una struttura scolastica dismessa e di ulteriori 32 reati.
Il tentativo di falsificazione si sarebbe verificato durante le consultazioni elettorali comunali e regionali in Sassonia. Land che, insieme alla Turingia e al Brandeburgo, si segnala come terreno di coltura di un estremismo di destra che affonda le radici nelle ceneri della DDR.
Estremista di destra accusato di aver falsificato 282 schede elettorali e di altri reati
Nel dettaglio, il 45enne avrebbe alterato un totale di 281 schede elettorali, divise tra le elezioni comunali del 9 giugno 2024 (155 schede) e quelle regionali del 1° settembre 2024 (126 schede). Le schede sarebbero state sottratte da cassette postali pubbliche e modificate a vantaggio del partito di estrema destra Freie Sachsen (Sassonia Libera), per il quale l’accusato si era candidato alle comunali.
Le indagini avrebbero inoltre portato alla luce un tentativo di incendio doloso risalente a un periodo compreso tra settembre e ottobre del 2023. L’obiettivo sarebbe stato una vecchia struttura scolastica di Dresda, non più in uso, presumibilmente allo scopo di impedirne la conversione in centro di accoglienza per richiedenti asilo.
Oltre a questo, sull’uomo pendono ulteriori 32 capi di imputazione, che spaziano da reati connessi a sostanze stupefacenti al possesso non autorizzato di un tirapugni e oggetti pirotecnici, oltre a una serie di furti. Da ottobre, l’accusato si trova in stato di detenzione cautelare. La decisione sull’ammissione delle accuse sarà compito del Tribunale Regionale di Dresda.