Contributo di solidarietà salvato dalla Corte Costituzionale: delusi i liberali

Il Contributo di solidarietà è salvo: la Corte costituzionale federale ha infatti respinto il reclamo presentato da sei esponenti del Partito Liberale Tedesco (FDP).
Gli esponenti dell’FDP puntavano all’abolizione del contributo in questione, denominato Solidaritätszuschlag e a volte semplicemente Soli in tedesco.
Contributo di solidarietà: origine e logica
Introdotta trent’anni fa, questa misura aveva lo scopo di sostenere il processo di riunificazione tedesca e promuovere lo sviluppo economico delle regioni orientali del Paese e tutti erano tenuti a contribuire. Nel 2021, tuttavia, l’obbligo di contribuire al Soli era cambiato, limitandosi al mero 10% dei contribuenti più ricchi, unitamente alla gran parte delle aziende.
Al momento, restano tenuti al versamento di questo contributo i single con un reddito imponibile annuale superiore a 73.484 euro e le coppie sposate con oltre 146.968 euro, oltre alla maggior parte delle aziende e a chi percepisce alti profitti da investimenti. Tutti gli altri sono stati esentati dalla precedente coalizione.
Le contestazioni dei politici liberali
Gli esponenti del partito liberale che hanno avanzato il reclamo, mettono in discussione il contributo di solidarietà sottolineandone il carattere temporaneo, sostenendo che la sua durata abbia largamente superato le intenzioni iniziali e ribadendo il principio di uguaglianza fiscale: i sei membri dell’FDP ritengono infatti che l’imposizione del contributo a una limitata porzione di contribuenti, nello specifico quelli a più alto reddito, costituisca una disparità di trattamento. Per questo hanno chiesto ai giudici di Karlsruhe di dichiarare incostituzionale continuare a riscuotere il contributo.
Un eventuale giudizio avverso avrebbe potuto avere rilevanti ripercussioni sul bilancio dello Stato, con potenziali perdite di entrate per miliardi di euro. Nel caso di abolizione del Soli con effetto retroattivo, inoltre, lo Stato dovrebbe rimborsare i contribuenti interessati per anni e per una cifra che si aggira attorno ai 65 miliardi di euro. Questo, tuttavia, non si verificherà.
La pronuncia della Corte: “La riscossione del contributo è costituzionale”
La Corte Costituzionale Tedesca, infatti, non ha accolto il reclamo e ha stabilito che la riscossione del contributo di solidarietà, sia nel 2020 che, in una forma modificata, a partire dal 2021, è costituzionale. “Il governo federale può continuare a riscuotere il contributo di solidarietà”, ha dichiarato la giudice Christine Langenfeld durante la lettura del dispositivo.