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Berlino: vietati gli slogan in arabo alle manifestazioni per la Palestina

Non accennano a diminuire, a Berlino, le tensioni in occasione delle numerose manifestazioni che, nella capitale tedesca, si tengono in solidarietà con la popolazione di Gaza. Nonostante il rapporto fra polizia e manifestanti sia quasi uno a uno, in queste occasioni, non c’è una di queste manifestazioni che non si concluda con fermi temporanei o arresti. La polizia di Berlino ha quindi deciso di imporre regole più rigide per questo tipo di raduni e, a partire da sabato scorso, ha vietato l’uso della lingua araba in occasione delle manifestazioni di solidarietà con la Palestina: in futuro e fino a nuovo ordine, saranno permessi solo il tedesco e l’inglese. La prima manifestazione alla quale si applicava questa regola, tenutasi appunto sabato 8 febbraio a Wittenbergplatz, è stata sciolta dalle forze dell’ordine proprio per l’uso di slogan in arabo.

Manifestazione sciolta per l’uso di slogan in arabo: fermati diversi attivisti

Le autorità avevano stabilito anche altre serie regole specifiche per l’evento, come la presenza di un solo tamburo ogni 100 persone e l’obbligo per i partecipanti di rimanere confinati all’interno dell’area di Wittenbergplatz. Gli organizzatori, che avevano pianificato la manifestazione per protestare contro l’attacco in Cisgiordania e le forniture di armi a Israele, hanno annunciato l’intenzione di contestare legalmente queste restrizioni, ritenendole ingiuste e limitative della libertà di espressione.

La polizia ha giustificato le misure adottate citando precedenti accuse di antisemitismo, incitamento all’odio e aggressioni a giornalisti e agenti durante simili raduni.

Per monitorare l’evento, a cui hanno partecipato tra le 200 e le 300 persone secondo le stime ufficiali della questura, sono stati dispiegati circa 250 agenti. Dopo lo scioglimento della manifestazione, la polizia ha ordinato ai presenti di abbandonare l’area vicino al grande magazzino KaDeWe. Dopo alcune resistenze iniziali, la maggior parte dei manifestanti ha lasciato pacificamente la piazza. Tuttavia, un gruppo di 40-50 persone ha rifiutato di allontanarsi. Le forze dell’ordine hanno sgomberato l’area e fermato temporaneamente e identificato diverse persone.

Le autorità hanno emesso anche divieti di partecipazione a future manifestazioni per cinque individui, quattro dei quali sono già stati notificati. In caso di violazione di tali divieti, la polizia ha avvertito che potrebbero essere adottate altre misure restrittive, che potrebbero riguardare gli attivisti in questione.

Secondo le forze dell’ordine, tra le 100 e le 200 persone sono state identificate come “agitatori” durante le manifestazioni legate alla situazione a Gaza. Queste persone sono considerate come potenziali fonti di disordini e sono monitorate attentamente durante gli eventi pubblici.

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