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SellerX: l’ex “unicorno” berlinese licenzia il 20% del personale

C’è stato un periodo, a dire il vero non lunghissimo, nel quale Berlino sembrava a destinare la Silicon Valley d’Europa: nascevano startup promettenti, perfino alcuni cosiddetti “unicorni” – con questo termine, nell’ambiente delle startup, si intendono quelle aziende che hanno almeno il potenziale per essere rivoluzionarie nel settore di riferimento e di sviluppare in tempi brevi una sostenibilità economica e un profitto tali da trasformarsi in un elemento significativo del mercato. Uber, per intenderci, è stato, ai suoi tempi, un unicorno. Fra gli unicorni berlinesi c’era anche SellerX, aggregatore specializzato nella crescita delle aziende di e-commerce.

SellerX acquisita da Blackrock durante la crisi

Fondata nel 2020, oggi SellerX è in crisi e non è in grado di essere all’altezza delle promesse di futuro radioso fatte agli esordi e, di conseguenza, taglia il personale del 20%, licenziando 170 dei suoi 800 dipendenti.

Dopo la fondazione, SellerX ha raccolto circa 900 milioni di dollari in finanziamenti, attirando investitori di alto profilo. Fra questi c’era anche Blackrock. Quando l’azienda è entrata in crisi, nel settembre scorso, è stata proprio BlackRock, che era fra i principali creditori, a decidere di metterla all’asta a causa di inadempienze nei pagamenti. La vendita è stata interrotta grazie a un accordo con i finanziatori e gli azionisti, che ha permesso di ridurre l’indebitamento e stabilizzare la situazione finanziaria.

BlackRock è una società di gestione finanziaria con sede principale a New York il cui valore si stima al momento intorno ai 10.000 miliardi di dollari, nonché uno dei principali azionisti di migliaia di aziende in tutto il mondo, da JPMorgan Chase, a Unicredit, da Bank of America ad Apple, da McDonald’s a Shell, da Intesa Sanpaolo a Deutsche Bank. In Germania, di BlackRock si parla soprattutto perché il candidato cancelliere della CDU e favorito in lizza per il ruolo di prossimo capo del governo, Friedrich Merz, è stato presidente del Consiglio di sorveglianza di BlackRock Asset Management Germany dal 2016 al 2021.

La bolla dell’e-commerce

Il nuovo amministratore delegato di SellerX Olivier Van Calster, intanto, ha motivato il massiccio licenziamento dei dipendenti con la volontà di concentrare gli sforzi dell’azienda su “categorie ad alto potenziale”, come le forniture artistiche e i prodotti di bellezza, settori che promettono crescita sostenibile e redditizia. Questo cambio di rotta arriva dopo che i co-fondatori Philipp Triebel e Malte Horeyseck hanno lasciato la guida dell’azienda nel giugno 2024, quando il picco degli acquisti online raggiunto durante la pandemia era ormai evidentemente esaurito.

SellerX è infatti parte di un gruppo di aggregatori emersi nel 2021, capitalizzando proprio  sull’entusiasmo per l’e-commerce negli anni segnati dal Covid. Questi aggregatori hanno acquisito e sviluppato piccoli venditori online, cercando di trarre vantaggio dalla rapida crescita del settore.

Il settore degli aggregatori ha vissuto un periodo di grande interesse da parte degli investitori, culminato in un picco di 1 miliardo di dollari investiti in un solo giorno nel settembre 2021. Ora, quel modello di business sembra essersi rivelato poco sostenibile e la conseguenza immediata la si vede nel taglio drastico della forza lavoro.

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