Matthias Helferich e Maximilian Krah: al Bundestag i candidati più controversi di AfD

Il nuovo gruppo parlamentare di AfD al Bundestag è molto più ampio di quello dell’ultima legislatura: con ben 152 seggi da riempire, l’ultradestra ha modo di dare spazio anche a esponenti che, negli ultimi tempi, erano rimasti nelle retrovie. Durante la riunione del gruppo parlamentare, a Berlino, Alice Weidel e Tino Chrupalla sono stati confermati come capigruppo, ottenendo un ampio sostegno con 135 voti favorevoli su 144, 7 contrari e 2 astensioni. I vicepresidenti sono Sebastian Münzenmaier, Beatrix von Storch, Jörn König, Markus Frohnmaier e Stefan Keuter. I membri dei quali si parla di più, in questo momento, però, sono altri. Nello specifico, fanno discutere gli ingressi nel gruppo di Maximilian Krah e Matthias Helferich.
Proteste interne
Entrambi non hanno avuto un ruolo di primo piano nella campagna elettorale ed entrambi sono noti per alcune dichiarazioni particolarmente controverse rese in passato, che li fanno ritenere “problematici” anche all’interno del partito stesso. In particolare Helferich risulta un candidato sgradito almeno a una parte dei compagni di partito, nello specifico da quelli del Land in cui è stato eletto. Una dichiarazione scritta riportata da alcune testate tedesche, il gruppo regionale del Nord Reno-Westfalia del gruppo parlamentare di AfD ha messo in guardia dalle conseguenze della sua inclusione nel gruppo. I firmatari sottolineano come Weidel e Chrupalla abbiano “ricevuto tutte le informazioni e gli avvertimenti” relativi all’ingresso di Helferich e come i due leader siano da considerarsi “responsabili di tutte le possibili conseguenze e scandali”.
Matthias Helferich: il “volto amichevole del nazionalsocialismo”
I termini che la stampa tedesca utilizza più spesso per definire Krah e Helferich sono “radicali” e “controversi”, ma qualcuno si sbilancia anche a dare a Matthias Helferich dell’estremista. I due sono accomunati da dichiarazioni considerate “banalizzazionii”, quando non addirittura “rivalutazioni” del nazionalsocialismo – un tabù per tutta la scena politica in Germania, nonché lo spettro al quale AfD cerca di non farsi associare, per non porgere il fianco alle accuse che già arrivano copiose dagli avversari politici.
Helferich era già stato eletto al Bundestag, sempre con come AfD, alle scorse elezioni, ma ha rinunciato a far parte del gruppo parlamentare dopo alcune dichiarazioni particolarmente controverse sul tema del nazionalsocialismo. Era rimasto comunque al Bundestag, fuori dal gruppo. La sua affermazione più controversa risale al 2017, quando, in una chat su Facebook, Matthias Helferich si autodefinì “il volto amichevole del nazionalsocialismo”.
In questa nuova legislatura, il deputato ha espresso l’interesse a far parte della Commissione Cultura e si è detto favorevole una “politica culturale patriottica” e a una cultura che abbia un “legame positivo con la nazione e il popolo”. Ha anche commentato il procedimento di espulsione nei suo confronti, dichiarando che questo “si ritorcerà contro” i membri dell’associazione regionale che lo hanno richiesto.
Maximilian Krah, gli scandali e le dichiarazioni sulle SS
Maximilian Krah è noto soprattutto per tre cose: l’accusa (che ha sempre negato) di aver ricevuto fondi dalla Russia, l’arresto di un suo collaboratore per spionaggio a beneficio della Cina e, soprattutto, per l’esternazione, resa alla giornalista di Repubblica Tonia Mastrobuoni, che gli sono valse la rimozione dalla posizione di candidato di punta di AfD alle elezioni europee dello scorso anno. In quell’occasione, Krah aveva fatto dichiarazioni problematiche in particolare sulle SS, il cui effetto è stato addirittura internazionale. È stato proprio a causa di quelle dichiarazioni, infatti, che Marine Le Pen ha decretato l’esclusione senza appello di AfD dal gruppo parlamentare delle destre europee, esclusione che non è stata revocata neppure dopo il ritiro di Krah.
Dopo il voto di domenica, Maximilian Krah ha ottenuto un mandato diretto per il collegio del distretto dei Monti Metalliferi di Chemnitz.