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La famiglia delle vittime di Monaco: no alle strumentalizzazioni

La famiglia di due delle vittime dell’attentato di Monaco, Amel, una donna di 37 anni, e sua figlia Hafsa, di soli due anni, ha lanciato un appello affinché la loro tragica scomparsa non sia oggetto di strumentalizzazioni per fini politici. La loro richiesta è stata pubblicata dalla Süddeutsche Zeitung.

“Amel lottava contro la xenofobia e per la giustizia sociale”: la famiglia delle vittime contro le strumentalizzazioni politiche

Amel, si legge nella dichiarazione dei familiari, era un’ingegnera di origini algerine, lavorava per il comune di Monaco dal 2017 e si distingueva per il suo impegno nella lotta per la giustizia sociale e contro la xenofobia. La piccola Hafsa era cresciuta in un ambiente permeato da valori di tolleranza e rispetto.

I familiari hanno espresso gratitudine verso il personale medico intervenuto e verso tutte le persone che hanno manifestato vicinanza e solidarietà in questo momento di dolore. La comunità si è stretta attorno a loro, dimostrando un grande senso di unità e supporto.

L’attentato è avvenuto giovedì scorso, quando un ventiquattrenne afghano ha deliberatamente investito con la sua auto i partecipanti a una manifestazione. L’uomo è stato arrestato e la Procura federale ha avviato un’indagine per accertare un possibile movente di matrice islamista.

Sessione straordinaria del Bundestag

In risposta all’evento, il Bundestag ha convocato una sessione straordinaria della commissione Affari Interni per mercoledì, con l’obiettivo di fare chiarezza sull’accaduto e sullo stato delle indagini. I rappresentanti dei gruppi parlamentari hanno già ricevuto un primo aggiornamento dal Ministero dell’Interno, che ha sottolineato l’importanza di una risposta rapida e coordinata. Martina Renner, deputata del partito di opposizione Die Linke, ha sottolineato che, nonostante la confessione dell’attentatore, restano ancora da chiarire le precise motivazioni che hanno spinto l’uomo a compiere questo gesto estremo. L’episodio ha profondamente scosso l’opinione pubblica tedesca, riportando al centro del dibattito politico e sociale le questioni legate alla sicurezza e all’integrazione, in un momento politico reso particolarmente delicato dall’approssimarsi delle elezioni politiche.

Le autorità competenti stanno ora lavorando per ricostruire nel dettaglio la dinamica dei fatti e per individuare eventuali collegamenti tra l’attentatore e organizzazioni estremiste, nel tentativo di prevenire il ripetersi di simili tragedie in futuro. 

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