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Habeck sui siriani in Germania: “Chi non lavora, dovrà andarsene”

Il ministro tedesco dell’economia Robert Habeck ha recentemente dichiarato alla Deutschlandfunk che i rifugiati siriani in Germania saranno benvenuti, ma il lavoro sarà un requisito fondamentale. Chi non lavora, infatti, dovrà prepararsi a tornare in patria, non appena la situazione in Siria sarà sufficientemente sicura per il rientro.

Al momento, infatti, l’instabilità seguita alla fine del regime di Bashar Al-Assad rende impossibile una valutazione in questo senso, al punto che l’Ufficio federale per la migrazione e i rifugiati (Bamf) non sta più neanche decidendo sulle domande di asilo. In futuro, però, si renderà necessario ridefinire la questione.

Il ministro dell’economia sui rifugiati siriani in Germania. Chi lo sostiene e chi lo contesta

A questo proposito Habeck ha fatto riferimento al sistema di asilo tedesco, spiegando che, nel momento in cui la Siria tornerà ad essere un Paese sicuro, molti siriani in Germania perderanno il loro status di protezione, a meno che non abbiano trovato un modo per regolarizzare la loro posizione. Il lavoro, in questo processo, sarà un requisito fondamentale, secondo il politico dei Verdi. “Possiamo fare buon uso di chi lavora, qui” ha ribadito, sottolineando il fatto che i cittadini siriani ben inseriti siano in grado di arricchire sia l’economia che la società tedesche.

Anche la ministra dell’Interno, la socialdemocratica Nancy Faeser, concorda con questa posizione, sottolineando tuttavia anche l’importanza della formazione e di una buona integrazione.

L’Unione CDU/CSU chiede invece requisiti più severi. Secondo Thorsten Frei, ad esempio, il reddito da lavoro dei siriani che desiderano rimanere in Germania dovrebbe essere sufficiente “per sfamare la famiglia e ricevere una pensione superiore al reddito di base”.

I Giovani Verdi, organizzazione giovanile del partito ecologista, si oppongono invece nettamente a quanto dichiarato da Habeck. Jette Nietzard, alla testa del movimento (nonché recentemente coinvolta in una “polemica di capodanno” legata a un suo post controverso), ha infatti dichiarato a Politico che tutti i siriani dovrebbero essere autorizzati a rimanere in Germania, indipendentemente dal fatto che lavorino, studino o crescano dei figli. “Dobbiamo difendere i diritti umani in ogni momento” ha ribadito.

Attualmente in Germania risiedono circa 975.000 siriani, la maggior parte dei quali è arrivata a partire dal 2015. Oltre 300.000 di loro godono dello status di protezione sussidiaria, ovvero sono stati ammessi a causa della guerra civile e non perché subivano dei rischi a livello individuale. Questo status offre loro una protezione temporanea, ma non garantisce un diritto permanente a rimanere in Germania.

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