Il gruppo parlamentare della Linke, a Berlino, ha lanciato un’offensiva contro gli affitti eccessivi, un problema che suscita grande preoccupazione tra i residenti della capitale tedesca. In soli due mesi, infatti, il loro calcolatore online Mietwucher-Check, progettato per individuare canoni di locazione eccessivi, è stato utilizzato oltre 18.000 volte.
Il calcolatore della Linke contro gli affitti eccessivi a Berlino
Questo strumento ha rivelato che in tre quarti dei casi analizzati, gli affitti superavano di oltre il 20% il canone standard locale comparativo, con una media del 54,7%. A conferma della gravità del dato, basti pensare che, quando si sospettano affitti sproporzionati, le autorità distrettuali devono agire prontamente e avviare indagini approfondite. Superare del 20% l’affitto di riferimento può infatti costituire una violazione amministrativa, esponendo i locatori a multe fino a 50.000 euro. Oltrepassare la soglia del 50%, inoltre, può persino configurare un reato, con conseguenze legali più gravi per i proprietari che abusano della loro posizione.
Niklas Schenker, portavoce per le politiche abitative del gruppo della Linke al parlamento berlinese, ha esortato il Senato cittadino a supportare i distretti nel perseguire gli affitti eccessivi. Secondo Schenker, questa azione potrebbe infatti alleviare l’onere finanziario per migliaia di famiglie che lottano per far fronte a costi abitativi insostenibili. Tuttavia, le autorità locali necessitano di personale qualificato per portare avanti i procedimenti in modo efficace e legalmente sicuro. Il politico ha quindi invitato l’esecutivo cittadino ad assumersi i rischi dei relativi costi per sostenere i distretti in questa battaglia, sottolineando l’importanza di un impegno congiunto per affrontare il problema.
Stando ai dati forniti dalla Linke, tramite la loro app sono già state inoltrate 829 segnalazioni agli uffici competenti per le questioni abitative.
L’azione della Linke si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per l’accessibilità degli alloggi e la tutela dei diritti degli inquilini. La pressione sui prezzi degli affitti ha portato infatti a un aumento delle disuguaglianze sociali, con molte famiglie costrette a lasciare i quartieri in cui hanno vissuto per anni a causa dell’aumento dei costi. Questo fenomeno ha inoltre un impatto negativo sulla coesione sociale e sulla diversità culturale della città, elementi che hanno sempre caratterizzato Berlino.
Sono state diverse, inoltre, le iniziative pubbliche per la protezione dei diritti degli inquilini e la promozione di un mercato immobiliare più equo e sostenibile. Ad esempio, il referendum sull’esproprio delle grandi immobiliari che operano nella capitale (“Deutsche Wohnen & Co. enteignen”), pur non legalmente vincolante, ha ottenuto il sostegno del 56,4 dei votanti berlinesi (che rappresentavano il 75% degli aventi diritto, con il superamento del quorum del 25%). Tuttavia, il risultato del referendum e il relativo segnale inviato dalla cittadinanza sono rimasti lettera morta, quando non hanno visto l’opposizione esplicita di alcuni membri dell’esecutivo, come quello della senatrice Franziska Giffey (SPD).