Il Consiglio nazionale per il controllo normativo (NKR), un organo consultivo indipendente e legalmente costituito che fornisce consulenza al governo tedesco, ha lanciato un avvertimento significativo al futuro governo federale tedesco: senza una rapida e decisa riduzione della burocrazia, l’amministrazione pubblica rischia di collassare nel medio termine. Lutz Goebel, presidente dell’NKR, ha sottolineato che l’amministrazione è attualmente in difficoltà a causa di leggi e regolamenti eccessivamente complessi e di un numero insufficiente di dipendenti pubblici, con un tasso di pensionamenti che supera di gran lunga quello delle nuove assunzioni.
L’NKR chiede un veto sulle leggi che implicano troppa burocrazia
L’NKR esorta il nuovo esecutivo, che emergerà dalle prossime elezioni, a intraprendere cambiamenti radicali e significativi per evitare un tracollo amministrativo dalle conseguenze potenzialmente disastrose. Secondo Goebel, è fondamentale valutare attentamente l’impatto delle riforme legislative e rivedere i processi amministrativi esistenti, adottando un approccio organico e sistematico anziché una serie di piccole misure frammentarie.
Il Consiglio chiede inoltre di ottenere un diritto di veto sospensivo contro le leggi sproporzionate in termini di costi-benefici dal punto di vista burocratico, mal concepite o che non superano il vaglio digitale. Attualmente, l’NKR ha la facoltà di valutare l’impatto economico delle nuove norme e di proporre alternative più snelle ed efficienti, ma non ha il potere di bloccare provvedimenti inadeguati che potrebbero gravare ulteriormente sull’amministrazione.
Urge un cambio di mentalità
Tra le raccomandazioni che l’NKR intende presentare al nuovo governo prima dei negoziati di coalizione, spicca l’invito a superare l’ossessione tutta tedesca per la “giustizia caso per caso”, che cerca di contemplare ogni possibile situazione e circostanza. Secondo Goebel, l’amministrazione non è più in grado di gestire un simile livello di complessità e un cambio di mentalità si rende necessario. Quanto all’operato del governo uscente in materia di semplificazione amministrativa, se da un lato Goebel riconosce l’importanza della quarta legge sulla riduzione della burocrazia, entrata in vigore a gennaio, dall’altro la ritiene insufficiente per affrontare le sfide attuali.
In un contesto di grave crisi economica, infrastrutture in affanno e declino del sistema educativo, la semplificazione normativa e amministrativa deve essere una priorità assoluta per il prossimo governo, ai augura Goebels, che ha inoltre suggerito di optare per regolamenti di carattere generale e controlli a campione, al fine di ridurre la sfiducia verso cittadini e imprese e promuovere un clima di maggiore fiducia e collaborazione tra amministrazione e amministrati.
La palla passa ora al nuovo esecutivo, che dovrà dimostrare di essere in grado di raccogliere la sfida e di guidare il paese verso un futuro più efficiente e sostenibile, attraverso una decisa azione di semplificazione burocratica e amministrativa.