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Chi ha bisogno del gas russo? Habeck dichiara finita la crisi del gas in Germania

Il ministro tedesco dell’economia, Robert Habeck, ha dichiarato che la crisi delle forniture di gas russo è ormai superata.

In seguito all’attacco all’Ucraina, nel 2022, la Germania ha smesso di acquistare gas dalla Russia di Putin, come confermato dall’Ufficio federale di statistica tedesco. Questo ha creato, soprattutto all’inizio, una crisi che ha gravato molto sui consumatori e sul Paese.

Habeck dichiara finita la crisi dovuta alla carenza di gas russo

In un’intervista al quotidiano Neue Osnabrücker Zeitung, tuttavia, Habeck ha affermato che in Germania finalmente non c’è più carenza di gas, grazie al riempimento degli impianti di stoccaggio e alla recente entrata in funzione dei terminali di gas naturale liquefatto, come quello del Mar Baltico sull’isola di Rügen. Questi sviluppi hanno permesso alla Germania di stabilizzare le sue riserve, garantendo una maggiore sicurezza energetica per il futuro.

Nonostante ciò, il politico dei Verdi ha ammesso che i prezzi del gas rimangono elevati rispetto al periodo precedente l’invasione russa dell’Ucraina, sebbene non ai livelli raggiunti nel 2022 e nel 2023. Uno dei fattori che ha contribuito a mantenere alti i prezzi è stato l’elevato consumo di energia per i climatizzatori durante l’ondata di caldo estivo nell’Europa meridionale, aggravato dagli effetti del cambiamento climatico. Questo ha esercitato una pressione significativa sui mercati, rendendo difficile una riduzione immediata dei costi per i consumatori.

In Europa la Russia resta uno dei maggiori fornitori di gas

La decisione della Germania di non avvalersi più del gas russo è parte di una strategia più ampia per ridurre la dipendenza energetica dalla Russia e diversificare le fonti di approvvigionamento. La Germania ha investito in infrastrutture per il gas naturale liquefatto (GNL) e ha cercato accordi con altri fornitori internazionali per garantire una fornitura stabile e sicura. Non è detto però che per il futuro non possano cambiare di nuovo gli equilibri, soprattutto considerando l’exploit politico di nuove formazioni che del recupero del dialogo con Putin non fanno segreto, come l’Alleanza Sahra Wagenknecht.

In Europa, invece, la Russia resta ancora uno dei maggiori fornitori di gas. La società di consulenza Bruegel, con sede a Bruxelles, ha infatti riferito che che gli Stati membri dell’UE hanno acquistato ben 12,7 miliardi di metri cubi di gas da Mosca, tra aprile e giugno. Il che colloca la Russia al secondo posto tra i maggiori fornitori dell’Unione, dopo la Norvegia, con 23,9 miliardi di metri cubi. Al momento, quindi, il gas russo continua a giocare un ruolo significativo nel mercato energetico europeo.

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