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AperturaAttualitàCronacaCronaca: Berlino

Berlino: cugino di Trump telefona ai servizi segreti centinaia di volte in un giorno

Ha dichiarato di voler “protestare” Carl Philipp Trump, trentaseienne di Berlino che, nel pomeriggio di mercoledì, ha deciso di chiamare con insistenza il numero del BND, ovvero il servizio federale di intelligence tedesco. Non parliamo di una o due chiamate: l’uomo avrebbe chiamato i servizi segreti ripetutamente, per centinaia di volte a partire dalle 16.50 circa, per tre ore e, secondo quanto riportato dalla Berliner Zeitung, avrebbe anche mandato in streaming online parte delle conversazioni avute con li personale che gli ha risposto.

Se il cognome vi suona familiare, non vi sbagliate: Carl Philipp Trump ha dichiarato, come riporta la testata B.Z., di essere cugino di settimo grado dell’ex presidente degli USA Donald Trump.

In Germania, il Trump tedesco ha raggiunto una certa notorietà per la sua attività di vendita regolare di LSD, messa in piedi grazie a una scappatoia legale. Ora, però, l’uomo non si occupa più di vendita di allucinogeni e si dedica alle trasmissioni dal vivo sulla piattaforma video YouTube. Come anticipato, la sua sarebbe stata una forma di “protesta”. Sempre alla B.Z. ha dichiarato: “Ho chiesto che la BND intervenisse finalmente e arrestasse i criminali che già conosce”

I servizi segreti identificano l’indirizzo e inviano la SEK

Come era prevedibile, il suo comportamento è stato prontamente sanzionato – dal momento che i servizi segreti sono il target meno indicato per qualsiasi tipo di “scherzo” o di “attacco” basato sul concetto di “telefonata anonima”. Ci hanno messo assai poco, infatti, i destinatari delle molteplici chiamate a identificare il chiamante, a reperire il suo nome, cognome e indirizzo e a mandargli a casa la SEK (i corpi speciali della polizia tedesca).


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Gli agenti lo hanno raggiunto, poco prima dell’una del mattino, nel suo appartamento di Krautstraße, nel quartiere di Friedrichshain-Kreuzberg, e lo hanno arrestato, sequestrandogli anche il computer portatile e il cellulare. L’uomo è stato identificato e poi immediatamente rilasciato e ora dovrà rispondere dell’interferenza creata con le linee di comunicazione del servizio di intelligence e delle violazioni della privacy derivanti dalla diffusione delle conversazioni avute.

La testata B.Z. ha in seguito diffuso la notizia che il misterioso chiamante sarebbe addirittura un parente dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

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