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Il Consiglio degli Imam di Berlino: “mai applaudire l’omicidio e l’odio”

Il Consiglio degli Imam di Berlino ha preso una posizione chiara e inequivocabile tanto sull’operato di Hamas quanto sulle reazioni di giubilo che gli attacchi terroristici hanno generato in alcune aree di Berlino. Nella dichiarazione pubblicata giovedì, il Consiglio ha sottolineato che “l’omicidio, l’odio e la violenza non possono mai essere né tollerati né applauditi” e hanno specificato che tali comportamenti non sono motivabili su base religiosa.

Il Consiglio degli Imam di Berlino: l’odio non ha base religiosa, siamo vicini alle vittime

“Le nostre tradizioni religiose e la comprensione dell’Islam proibiscono questi comportamenti e invitano alla pace, alla misericordia e alla compassione”, si legge nella dichiarazione congiunta del Consiglio. “I nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolti alle vittime e ai parenti degli atti terroristici e degli attacchi di rappresaglia”.

Gli Imam hanno anche espresso preoccupazione per la situazione a Berlino, sottolineando che è responsabilità di tutti evitare che, nella società civile tedesca, si riflettano i conflitti internazionali e si creino spirali di violenza. La derisione dei morti e la glorificazione della guerra e della violenza, hanno aggiunto, sono inaccettabili e non trovano alcuna giustificazione dal punto di vista religioso.

Il Consiglio, come già molti altri rappresentanti della comunità islamica tedesca e di varie comunità internazionali, ha richiamato un passo della Sura coranica al-Ma’ida, che afferma che “Se qualcuno uccide un essere umano, è come se avesse ucciso l’intera umanità; e se qualcuno dà la vita a un essere umano, è come se avesse dato la vita all’intera umanità”.


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Il Consiglio degli Imam di Berlino è composto da 23 membri e rappresenta diverse comunità musulmane della capitale. Si tratta di un organismo abbastanza eterogeneo, che comprende, per esempio, gli Imam di comunità estremamente aperte al dialogo interreligioso e con i laici, come House of One, ma anche alcuni membri che sono esplicitamente citati in un rapporto dell’Ufficio per la Protezione della Costituzione come vicini al salafismo e contrari alla tolleranza religiosa e all’integrazione con una società secolare.

Nonostante le diverse opinioni e posizioni all’interno della comunità e del Consiglio stesso, tuttavia, il documento prodotto in quest’occasione contiene una condanna netta di qualsiasi forma di appoggio, tanto pratico quanto morale, agli attacchi contro i civili. Il riferimento è evidentemente anche ai festeggiamenti organizzati a Berlino, subito dopo gli attacchi di Hamas, dal network filopalestinese Samidoun.

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