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Allarme salmonella nel kebab di pollo: alcuni casi anche a Berlino

L’allarme salmonella sta scuotendo l’Europa, ed è particolarmente il kebab di pollo a essere sotto accusa. Un aumento delle infezioni è stato registrato in diversi paesi europei, tra cui Germania, Belgio, Francia, Gran Bretagna, Irlanda e Paesi Bassi. In Austria, oltre 25 persone sono state colpite e una persona è purtroppo deceduta. Le autorità sanitarie austriache hanno collegato questi casi di salmonella agli spiedini di pollo già pronti, importati dalla Polonia e diffusi in tutta Europa. In Germania, secondo l’Istituto Robert Koch, si sono già verificati dieci casi, quattro dei quali a Berlino.

La salmonella può causare disturbi anche gravi, i cui sintomi principali sono diarrea, vomito e febbre.

Casi di salmonella noti alle autorità sanitarie da diversi mesi

Laura Knauf di Foodwatch e.V., ha commentato la situazione sottolineando come ci siano ancora alcune debolezze nel sistema di monitoraggio degli alimenti: alcune segnalazioni nel sistema di allerta rapida delle autorità sanitarie europee, infatti, indicavano già da mesi la presenza di salmonella in alcuni prodotti polacchi a base di pollo, ma non erano stati emessi richiami o avvisi pubblici specifici.


segnalare i rifiuti

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La situazione a Berlino, nota per la sua passione per il kebab, non sembra venir percepita, per ora, come particolarmente preoccupante né dagli esercenti né dai clienti. Ogni giorno, circa 160.000 doner kebab vengono venduti nella capitale tedesca e la variante al pollo, alternativa considerata meno calorica e dal sapore più delicato rispetto al tradizionale agnello, è molto popolare. Berlino è considerata la capitale del kebab, con circa 2500 rivenditori, riforniti da una trentina di produttori diversi, e una densità di ben 18 stand ogni 100.000 abitanti. Il mercato tedesco del kebab vale circa 2,4 miliardi di euro, rappresentando circa il 65% del fatturato europeo.

Gli spiedini, tra cui quelli di pollo, sono ora prodotti principalmente in Polonia per ragioni di costo del lavoro, con carne proveniente dai Paesi Bassi e aziende produttrici prevalentemente tedesche.

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